Pensione e riscatto laurea, può valere il doppio? Casi e aspetti non noti a tutti

Il riscatto laurea in ottica pensione è un elemento rilevante, ma può valere il doppio? Ecco in quali casi e cosa c’è da sapere in merito

Quando in generale si parla di pensione e aspetti previdenziali, sono tanti gli elementi che destano attenzione, e tra questi vi è il riscatto laurea. In quali casi potrebbe valere doppio? Come funziona e cosa sapere a seguire.

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Il conseguimento della laurea è un traguardo importante per una persona per diversi aspetti e sto vari punti di vista. L’istruzione infatti svolge un ruolo centrale rispetto a tutte le società.

In virtù di una buona formazione di basavi è modo di poter sviluppare ed accrescere le proprie competenze e quanto c’è da sapere per potersi destreggiare nella quotidianità e rispetto al lavoro.

È chiaro che, gli anni necessari da impiegare per lo studio all’università possono incidere rispetto all’ingresso nel mondo lavorativo, il quale avverrà più tardi. E, di riflesso, ad esser ritardata può essere anche l’uscita dal lavoro stesso.

Per tali aspetti, l’elemento riscatto della laurea è molto importante, tra quegli aspetti che possono permettere di evitare di accedere alla pensione più tardi del dovuto. Posta dunque la possibilità del riscatto laurea, quest’ultimo, come spiega Investire Oggi, in taluni casi potrebbe valere doppiamente. Ma ecco i dettagli a seguire.

Pensione, riscatto laurea: perché in alcuni casi può valere doppio

Il tema della pensione nei suoi diversi elementi desta sempre grande attenzione, trattandosi di una questione che sta a cuore a molti. È il caso del pagamento pensioni di marzo, tra rivalutazione ed arretrati, qui tutti i dettagli.

Così come a suscitare interesse è il tema riscatto contributi circa periodi, costi, convenienza e altri punti da poter approfondire qui.

Tornando però al tema in oggetto, delle novità arrivano da INPS sul fronte riscatto della laurea. Il tutto si lega ad un messaggio del 12.22 mediante cui l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha informato in merito al fatto che i professionisti iscritti alle casse professionali private possono beneficarne doppiamente, andando a sostenere due volte l’onere del riscatto.

In merito, INPS ha sottolineato che la scelta del riscatto laurea presso l’Istituto si lega agli anni trascorsi all’università non coperti da contribuzione obbligatoria. Così come figurativa, volontaria o riscatto.

Secondo quanto prevede il decreto legislativo n.184 – 30.04.1997, tuttavia, il divieto riguarda soltanto le gestioni INPS. Per esempio tra queste vi sono i lavoratori dipendenti., gli autonomi. O ancora, la gestione separata.

A rappresentare eccezione vi sono i lavoratori che sono iscritti a casse professionali. Di riflesso, quindi, i professionisti che hanno avuto modo di riscattare la laurea presso la cassa privata di appartenenza, in via facoltativa possono far richiesta del riscatto anche ad INPS.

Viceversa, non è consentito. Cioè, non vi è modo di far richiesta del riscatto laurea alla Cassa professionale dopo aver già svolto questa operazione presso INPS.

Il valore doppio del riscatto laurea quindi riguarda soltanto i liberi professionisti che hanno già fatto richiesta del riscatto al proprio Ordine e vogliono fare nuovamente la medesima richiesta, in un altro momento, presso INPS.

Una possibilità da tener ben presente dal momento che consente a chi è interessato l’ottenimento di assegni da pensione maggiori. Tuttavia, occorre rimarcare un aspetto, ovvero che il riscatto laurea è permesso soltanto a condizione di aver conseguito il titolo di studio relativo. Per quanto concerne eventualmente invece gli anni fuori corso, questi non sono tenuti in conto.

Questi alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è opportuno informarsi per approfondire aspetti e dettagli, anche presso esperti della materia.


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