Auto con sconti fino al 20% per risollevare il settore automobilistico

Gli sconti auto saranno la risposta per le case automobilistiche? È un periodo particolare per il mercato; le grandi società licenziano il personale in previsione del calo del fatturato.

Una prossima crisi è alle porte ma si attende con convinzione che le banche centrali prendano atto riducendo più velocemente la politica restrittiva.

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Economiablog

Dato il contesto sono in particolare alcuni comparti quelli a subire maggiormente il calo dei consumi. Tra aumento dei carburanti e caro vita le case automobilistiche sono in difficoltà data la maggiore riduzione delle auto immatricolate.

Non tutte però hanno deciso di attendere tempi migliori; c’è chi non si accontenta dell’attesa di un evento in grado di catalizzare il cambiamento come Elon Musk. Il Ceo di Tesla ha deciso che la sua auto elettrica deve diventare più competitiva subito senza attendere migliorie e tecnologia in grado di influire su prestazioni e servizi.

Per questo l’ottimismo in Tesla non è scemato; attualmente gli ordini sono quasi il doppio della produzione e l’aspettativa è che la domanda sarà buona nonostante la probabile contrazione del mercato automobilistico.

Chi vuole comprare un’auto Tesla può avere la fortuna di accedere ai modelli pionieri dell’auto elettrica a prezzi scontati. Si tratta di una mossa che fa la differenza per il consumatore medio? Non necessariamente, ma l’azienda che ha avuto un fatturato record con una crescita del 37% rispetto all’ultimo trimestre anno su anno è disposta a continuare a incassare e aumentare la quota di mercato riducendo i prezzi dei suoi modelli.

L’utile netto di 3,7 miliardi di dollari del 2022 sarà così in parte reinvestito per compensare un eventuale calo del profitto dati gli sconti importanti con cui verranno messi in vendita i modelli Tesla oggi sul listino.

Sconti auto: la nuova linea dettata da Elon Musk per Tesla è incentrata sulle vendite nette dei suoi modelli

Il mercato ritiene che il rallentamento della crescita e la recessione avranno un effetto positivo in quanto costringeranno le banche centrali a ridurre i tassi anticipatamente. Questo conflitto tra diverse interpretazioni dei dati crea aspettative conflittuali e rappresenta la più grande complicazione per gli investitori. Per le aziende significa spingere sulle vendite, anche a scapito dei margini di guadagno nel breve periodo.

La nuova linea dettata da Elon Musk per Tesla è incentrata sulle prospettive di vendita a seguito dei tagli dei prezzi di tutto il listino.

Per avere qualche esempio La Model 3 scontata passa da 57.490 a 44.990 euro. Uno sconto poco minore si applica alla versione performance che passa dai 67.490 agli attuali 59.990. Lo stesso accade anche per la Model Y, questo modello ha uno sconto di 2 mila euro e sarà venduta a 46.990 euro.

È probabile che questa politica possa avere Negli Stati Uniti effetti positivi molto più tangibili che in Ue. I prezzi delle materie prime hanno iniziato a diminuire rispetto ai livelli molto elevati dell’inizio dell’anno scorso; allo stesso tempo, i vincoli della logistica sembrano attenuarsi e cala il prezzo dei trasporti.

Il trend degli sconti si diffonde negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti infatti anche Ford sembra volersi accodare al trend seguendo Tesla e scontando il Prezzo di listino Mustang Mach-E crossover dai 600 ai 5,900 dollari in base agli optional. Lo stesso discorso non vale invece per Volkswagen Group: la casa automoblistica europea non ha alcuna intenzione di offrire sconti per I suoi modeli elettrici.

Secondo il CEO Oliver Blume VW non prenderà parte a una guerra dei prezzi contro Tesla. “Abbiamo una chiara strategia di mercato che si concentra sull’affidabilità dei mezzi. Confidiamo nella forza dei nostri prodotti e marchi”.

Oltre gli sconti per spingere ancora di più sulla produzione, Tesla investirà più di 3,6 miliardi di dollari per espandere la sua Gigafactory con due nuovi stabilimenti in Nevada. Qui saranno prodotti una serie camion elettrici a partire dal modello Semi a lungo posticipato, nonché una nuova cella a batteria 4680. Questa particolare batteria elettrica è la chiave per raggiungere l’obiettivo di Tesla di dimezzare i costi del cuore del motore elettrico e produrre 100 volte più batterie di quelle attuali entro il 2030.

Tesla può tornare a crescere in borsa?

La strategia che ha pagato già sul mercato azionario, con un recupero a gennaio di quasi il 40% del valore dovrà fare i conti con le materie prime critiche in termini di impatto ambientale.

Tesla può tornare a crescere in borsa? Bisogna rimanere cauti ed eventualmente osservare quali sono le reazioni del Titolo a numerosi eventi di guasti e malfunzionamenti che possono compromettere l’immagine del marchio. Problemi diversi recentemente hanno coinvolto vetture Tesla tanto da dover essere richiamate. Tra questi ad esempio incendi spontanei che hanno coinvolto l’ultima volta una Model S. Questi sono causati dal riscaldamento della batteria senza che vi fossero stati precedenti di difetti meccanici noti. Tra gli altri casi clamorosi quello del distacco del volante dalla sua base a causa del montaggio difettoso.

Anche se le auto elettriche sono incentivate soprattutto per motivi ecologici e di riduzione delle emissioni di CO2, bisogna considerare che le batterie elettriche hanno ad oggi elementi nocivi e difficili da smaltire.

I limiti di smaltimento delle batterie elettriche possono rallentare la produzione o aumentare i prezzi degli EV?

Si tratta di metalli come cobalto e nichel, quest’ultimo estratto per circa il 70% nella Repubblica democratica del Congo e il secondo in Indonesia, Russia e Asia.

Fino a poco tempo fa la quantità di batterie presenti nelle singole nazioni non consentivano lo sviluppo di impianti dedicati. Solo nel 2021 in Italia l’immesso sul mercato di batterie vendute è stato di 60 mila tonnellate, per un totale in Europa di circa 500 mila tonnellate.

Mentre prevediamo un primo trimestre piuttosto volatile nel settore dei veicoli elettrici e dell’energia ci sono delle aperture importanti da parte del Governo italiano. Secondo il Direttore Centrale Coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate il bonus carburanti deve essere erogato anche per la ricarica di veicoli elettrici. Per Sergio Cristallo quindi il bonus per la ricarica dell’auto elettrica, alla pari di quello per la benzina, deve ritenersi completamente deducibile dal reddito d’impresa.

Secondo il direttore è il buono carburanti per le auto elettriche può essere disposto fin da subito; è importante “non creare ingiustificate disparità di trattamento tra differenti tipologie di veicoli”.


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