Libretto famiglia INPS: cos’è, come funziona, limiti e aspetti da approfondire

Cos’è, come funziona, quali sono i limiti del libretto famiglia INPS in relazione al pagamento delle prestazioni occasioni: alcuni dettagli

Il libretto famiglia INPS è lo strumento mediante cui i cittadini possono pagare dei lavoratori occasionali: come funziona, quali attività, i limiti e altri particolari in merito.

Libretto famiglia
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Tale strumento consente il pagamento, da parte dei cittadini, a lavoratori occasioniali in ottica attività inerenti piccoli lavori domestici, come nel caso di casa e giardinaggio. Ma anche assistenza domiciliare a bimbi ed anziani, lezioni private e ripetizioni di scuola.

A poter comprare tale libretto famiglia sono le persone fisiche non in esercizio d’attività professionale oppure di impresa (utilizzatore). Le prestazioni di lavoro occasionale relativamente al libretto famiglia possono esser fatte da chi vuole svolgere attività di lavoro in via saltuaria (prestatore).

Libretto famiglia, limiti e alcuni dettagli

Tanti gli aspetti dell’economia importanti, come gli assegni di maternità dei Comuni: sino a 390 euro al mese.

Tornado al libretto famiglia, l’utilizzatore ha il limite d’erogazione di diecimila euro annui, tra tutti i prestatori alle sue dipendenze, spiega nell’approfondimento Qui Finanza. Il prestatore di lavoro ha possibilità di guadagnare nel complesso cinquemila euro svolgendo attività di lavoro per più famiglie. Al massimo duemila e cinquecento euro con la medesima famiglia.

Occorre stare attenti ad un aspetto. La misura del compenso si calcola sulla base del settanta cinque per cento del suo effettivo importo. Ciò, soltanto nel rapporto tra ogni utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le categorie (a seguire) di coloro che prestano l’attività.

Ovvero, titolari di pensione di vecchiaia/invalidità. E ancora giovani minori di 25 anni d’età, se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico di ogni ordine e grado, ovvero un ciclo di studi all’università. E poi, soggetto disoccupato e percettore di prestazioni integrative del salario, ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Sui compensi, quello minimo legato ad un’ora di attività lavorativa è fissato a dieci euro. Di questi:

  • 8 (compenso del prestatore).
  • 1.65 (contribuzione IVS alla gestione separata).
  • 0,25 (premio assicurativo INAIL)
  • 0,10 (finanziamento oneri gestionali).

Da ciò si va a dedurre che al prestatore spetta il diritto all’assicurazione per invalidità, vecchiaia e superstiti, con l’iscrizione alla Gestione Sperata e all’assicurazione rispetto agli infortuni sul lavoro e malattie professionali INAIL

Registrazione e comunicazione dati

Gli interessati devono fare la registrazione sul sito INPS mediante il servizio dedicato online.

È possibile registrarsi e comunicare i dati mediante contact center, patronato e soggetti intermediari, anche consulenti del lavoro che abbiano relativa delega.

L’utilizzatore deve comunicare, alla fine della prestazione da lavoro e non dopo il 3°giorno del mese successivo a quando si è svolta la prestazione, vari dati. Compresi quelli identificativi del prestatore, compenso, luogo e ambito dove si è svolta la prestazione, durata.

Il prestatore andrà ad indicare anche i dati bancari al fine della ricezione dell’accredito del compenso dall’Istituto. Insieme alla trasmissione della comunicazione dall’utilizzatore, il prestatore ha anche la notifica della medesima attraverso SMS/mail.

Prima che inizi la prestazione, l’utilizzatore dovrà versare gli importi stabiliti circa il compenso sul libretto famiglia. Ciò, in ultimi di dieci euro. Andrà a scegliere fra il pagamento con F24 Elide e quello online, mediante carta di credito oppure bonifico online. Sulla piattaforma INPS.

L’Istituto, entro il quindici del mese che segue quello di svolgimento della prestazione, paga i compensi in base alla modalità decisa dal prestatore.

Qualora il prestatore fosse pensionato, bisogna stare attenti al tipo di pensione, dal momento che le prestazioni occasionali potrebbe non essere cumulabili col trattamento da pensione, e portare a sospendere la pensione.

Attenzione, è bene sottolineare che tali info sono a carattere generale, non esaustive e si riferiscono al settore privato. È opportuno che ciascuno si informi presso esperti e verifichi in base alle situazione specifiche, settori cui si appartiene, CCNL applicato.


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