In arrivo l’app anti speculazione del Governo: le novità su carburante e decreto trasparenza

Carburante, cosa potrebbe cambiare tra sanzioni e obbligo esprimi del cartello con prezzi per i benzinai: in arrivo l’app anti speculazione dell’esecutivo

Sul fronte carburante, potrebbero arrivare modifiche alle sanzioni e all’obbligo di mostrare i prezzi giornalieri per i benzinai, il cartello, in relazione all’emendamento dell’esecutivo al decreto Trasparenza, nella fase della conversazione in legge. Dettaglio al riguardo e circa l’app anti speculazione dell’esecutivo.

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Cambiamenti a proposito del decreto trasparenza prezzi, come noto oggetto di approvazione da parte dell’esecutivo a guida Giorgia Meloni, in seguito alle polemiche a proposito di presunte speculazioni sui prezzi del carburante. Il governo presenta un emendamento al testo nella fase della conversazione in legge. Ed intanto prosegue il dialogo con le associazioni di categoria dei distributori.

Oggetto dell’intervento dell’emendamento riguarda l’obbligo della esposizione del cartello (prezzi medi regionali giornalieri). Così come a proposito dell’inasprimento delle sanzioni circa i benzinai che andassero a violare le regole in merito alla trasparenza.

Carburante, cosa potrebbe cambiare in merito al decreto trasparenza

A partire dal carburante, passando per i veicoli ed i costi, da un punto di vista generale, desta sempre grande attenzione e suscita grande curiosità. Si pensi ad esempio alle auto più vendute in Europa: ecco quali sono e cos’è cambiato ai vertici della classifica.

Oppure, a proposito di auto e parcheggio, qui i dettagli sull’app per risparmiare comprando il tempo non usato da altri.

Tornando al punto in oggetto, l’emendamento dell’esecutivo va a riguardare diversi aspetti del decreto, pur non facendo in generale un marcia indietro. Non si elimina infatti l’obbligo di esporre il prezzo medio con calcolo su base regionale per i benzinai in città. Quest’ultimo anzi si dovrà mostrare “con adeguata evidenza”. Circa le stazioni in autostrada, la media riguarderebbe un calcolo su base nazionale.

L’Antitrust aveva criticato tale obbligo, con la scelta considerata non utile e anche in potenza dannosa per i consumatori. Ragione per cui vi eran0 voci all’interno della maggioranza che andavano nella direzione dell’eliminazione della norma. La proposta di FI si legava alla sostituzione del cartello con un codice QR, ad esempio.

Sul fronte Lega invece si spingeva per avvicinarsi al punto di vista dei benzinai.

App anti speculazione e questione sanzioni, alcuni elementi da sapere

In relazione alle modifiche, un aspetto riguarda la comunicazione dei prezzi dei gestori circa la piattaforma del Ministero delle Imprese. La definizione delle modalità avverrà insieme a quelle legate ai cartelloni mediate decreto del ministero. Avverranno dovranno fare “al variare del prezzo praticato“. Inoltre, “con frequenza settimanale”.

Altro elemento riguarda l’app gratis del ministero, che dovrebbe arrivare anche se non sono note, quanto meno al momento, le date. Ciò al fine di poter  mostrare all’utenza i prezzi medi del carburante, così come le tariffe praticate. Una opzione che andrebbe legarsi al risparmio e al fatto di poter evitare una eventuale speculazione.

Sulla questione sanzioni, queste – nell’ambito della nuova formazione circa la legge – prenderebbero il via soltanto nelle casistiche legate alla strutturale omessa comunicazione settimanale. Oppure ancora, circa la reiterata assenza della comunicazione dei cambiamenti dei prezzi.

In via automatica vi sarebbe poi la sospensione del servizio dopo l’assenza di 4 comunicazioni corrette dei prezzi nell’arco di 2 mesi, pur non consecutivamente, in sessanta giorni. Attualmente, le multe in relazione alle cifre sono da cinquecento a seimila euro. L’importo delle medesime multe andrebbe invece a calare, e passerebbero nel dettaglio da duecento a duemila euro. 


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