Sintomi dell’infarto: come individuare precocemente l’arresto cardiaco

Oggi scopriamo quali sono i sintomi dell’infarto e come individuare precocemente un arresto cardiaco.

Il dolore al braccio sinistro comunemente viene associato ad uno dei sintomi principali dell’infarto del miocardio. Tuttavia, in molti casi si tratta solo di un dolore avvertito all’arto superiore, dovuto ad una postura scorretta o ad un’infiammazione.

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Ma quello che non si sa è che ci sono anche altri sintomi che permettono di riconoscere in maniera precoce un infarto. Fermo restando che per avere una diagnosi certa è necessario sottoporsi degli esami strumentali approfonditi.

Tuttavia, attraverso l’individuazione dei sintomi correlati ad un infarto è possibile evitare di sottovalutare le proprie condizioni, soprattutto in presenza di rischi cardiovascolari.

Sintomi dell’infarto: dolore al braccio, affanno e altri campanelli d’allarme

A tutti può capitare di avvertire un dolore al braccio sinistro o al petto: questo non necessariamente ha a che fare con un con un infarto. Tuttavia, è bene conoscere quali sono i sintomi che potrebbero presagire un arresto cardiaco, in modo tale da intervenire in tempo utile.

È, inoltre, opportuno ricordare che ci sono alcune condizioni di salute che possono aumentare i fattori di rischio cardiovascolare come ad esempio: l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’obesità e il tabagismo.

Ad ogni modo, affinché un dolore al braccio possa essere precursore di un infarto è necessario che questo si irradi al braccio sinistro e talvolta anche alla mandibola o che parta da un dolore toracico o interscapolare, molto intenso.

Se la sintomatologia non viene modificata con un cambio di postura o addirittura peggiora se ci alziamo in piedi o se muoviamo il braccio è probabile che la situazione abbia un’origine cardiovascolare. Se, invece, il dolore varia cambiando postura o muovendo il braccio probabilmente, l’origine è di tipo scheletrico o muscolare.

Inoltre, affinché il dolore possa rappresentare il campanello d’allarme di un infarto è necessario che questo sia di tipo costrittivo e oppressivo. In pratica, si deve trattare di un dolore che non si manifesta sotto forma di fitte, ma è più simile ad una morsa.

Dolore al petto: quando c’è da preoccuparsi

In presenza di un dolore al petto, non sempre la causa è di tipo cardiaco. Tuttavia, qualsiasi fastidio localizzato nella zona centrale e superiore dell’addome, poco al di sotto dello sterno, deve sempre essere monitorato. Di fatto, in medicina esistono i cosiddetti infatti diaframmatici o di tipo inferiore, che coinvolgono proprio la parte inferiore del cuore e possono provocare il dolore sopradescritto.

Tuttavia, questo dolore può essere accomunato anche ad altre condizioni di salute, come una cattiva digestione o il reflusso. È dunque necessario rivolgersi ad una specialista, per avere una diagnosi certa.

Sintomi dell’infarto: il respiro affannoso

C’è un altro sintomo che non va mai sottovalutato ed è la cosiddetta “fame d’aria”. Se si avverte difficoltà respiratoria in seguito ad un minimo sforzo, anche se non c’è alcun dolore associato all’evento, è necessario indagare.

Come spesso accade, il respiro affannoso e affaticato può essere uno dei sintomi precoci di malattie cardiovascolari.

In ogni caso, ci sono anche altri sintomi che non vanno mai trascurati, perché potrebbero essere precursori di un infarto. Ci stiamo riferendo a campanelli d’allarme come: una sudorazione eccessiva, una tosse persistente, la nausea, le vertigini e il senso di svenimento.


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