Celiachia: rientra tra le patologie che danno accesso all’invalidità? Scopriamolo

La celiachia è una patologia che colpisce un cittadino su 100. Si tratta di un disturbo piuttosto complesso: dà diritto all’invalidità?

Le persone che soffrono di celiachia hanno infezione cronica dell’intestino tenue. Si tratta di una patologia piuttosto complessa, che può rendere notevolmente difficile la vita quotidiana di chi ne soffre.

Gluten free, celiachia
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La celiachia è una patologia causata dall’ingestione di glutine che determina un’infiammazione cronica dell’intestino tenue. In Italia, si tratta di un disturbo molto diffuso che colpisce l’1% della popolazione.

Secondo le stime dell’istituto superiore della sanità circa 600.000 persone soffrono di celiachia, anche se al momento sono stati diagnosticati solo 233.000 casi.

In base ai dati a nostra disposizione, appare evidente che nelle donne la celiachia ha un’incidenza maggiore rispetto agli uomini. Mediamente la popolazione femminile è colpita al 66% rispetto a quella maschile, che coinvolge solo il 34% dei casi.

La fascia d’età maggiormente colpita è quella compresa tra 18 e 59 anni. Purtroppo, coloro che soffrono di celiachia devono modificare radicalmente la propria alimentazione poiché non possono più mangiare glutine.

Per fortuna, oggi, esistono numerosi cibi senza glutine, per semplificare notevolmente le scelte quotidiane. A causa delle complicazioni legate alla patologia della celiachia ci si domanda se questa malattia possa dare accesso ad una forma di invalidità.

Celiachia: in cosa consiste e quali sono i sintomi

La celiachia è una reazione del sistema immunitario all’assunzione di glutine. Si tratta di una condizione con la quale bisogna imparare a convivere per tutta la propria vita.

Le persone affette da celiachia, introducendo glutine nel loro organismo, determinano un’infiammazione che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue, impedendo l’assorbimento di alcuni nutrienti.

Di conseguenza, tra i sintomi più comuni della celiachia ci sono proprio il dimagrimento eccessivo e i disturbi intestinali.

Le cause di questa patologia possono essere molteplici, ma generalmente essa insorge in soggetti geneticamente predisposti. Tuttavia, la malattia viene quasi sempre scatenata da fattori ambientali come un’infezione intestinale nel corso dell’infanzia o infezioni gastroenteriche.

Ad ogni modo, la celiachia rientra all’interno delle malattie autoimmuni e delle sindromi genetiche. Come abbiamo visto i sintomi più comuni sono la perdita di peso e problemi intestinali ma anche:

  • l’anemia;
  • l’alterazione del metabolismo osseo;
  • la debolezza muscolare;
  • l’alopecia;
  • sintomi neurologici;
  • afte orali o stomatiti;
  • infertilità o poli-abortività.

È, dunque, chiaro che le persone che soffrono di celiachia vanno incontro ad una serie di disturbi invalidanti, che possono compromettere notevolmente la loro qualità della vita.

Alla luce di quanto detto, non stupisce scoprire che i casi gravi della celiachia possono dare accesso all’invalidità. Più in generale, le tabelle ministeriali prevedono il riconoscimento di un grado di invalidità in presenza della “sindrome da malassorbimento eterogeno con compromesso stato generale”.

Tuttavia, questa compromissione è solo in parte collegata alla celiachia. Dopotutto, per risolvere buona parte dei sintomi, il celiaco deve semplicemente modificare la propria dieta: il celiaco che non mangia glutine sta bene.

Ciò vuol dire che le persone che soffrono di celiachia non hanno un danno permanente Anche se si tratta di una malattia cronica che, però, manifesta i suoi sintomi solo in determinate circostanze, ovvero quando il soggetto assume glutine.

Tutele per celiaci

La celiachia pur essendo una malattia cronica può essere controllata facendo attenzione alla propria alimentazione. Tuttavia, la legge prevede una serie di tutele in favore dei soggetti che soffrono di celiachia.

Innanzitutto, i celiaci sono riconosciuti come soggetti affetti da una malattia sociale. Per questo motivo, i celiaci hanno accesso gratuito ad alcuni prodotti alimentari senza glutine, nel rispetto del tetto massimo di spesa stabilito dal Ministero della Sanità. Inoltre, con lo scopo di tutelare le persone celiache sono previste delle diete, a parte nelle mense scolastiche, ospedaliere e nelle strutture pubbliche.

Le persone affette da intolleranza al glutine hanno la possibilità di godere dell’esenzione al pagamento del ticket con l’inserimento del codice 059. Così facendo potranno accedere alle prestazioni sanitarie connesse alla loro patologia, in maniera gratuita.


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