I cuscini in memory foam sono molto popolari e largamente utilizzati dalla maggior parte delle persone: ma come si lavano?
Lavare i cuscini e materassi non è un’impresa semplice. Eppure si tratta di due oggetti domestici che contengono la maggior parte di batteri e acari. Dopotutto, sia sui cuscini che sui materassi trascorriamo mediamente 8 ore al giorno, quasi per 365 giorni l’anno.
È inevitabile che sia i cuscini che i materassi si sporchino a causa della polvere ma anche degli oli della pelle. Se poi abbiamo l’abitudine di far salire sul letto agli animali domestici, alla sporcizia comune, si aggiungono anche i peli di cani e gatti.
Ma pulire un cuscino, inserendolo in lavatrice, può contribuire a deformare l’oggetto e a fargli perdere le caratteristiche che lo rendono soffice e morbido al punto giusto.
Quindi bisogna avere l’abitudine di cambiare con regolarità la federa del cuscino. Tuttavia, quest’operazione non sempre basta per poter definire un cuscino pulito.
Scopriamo come disinfettare un guanciale senza rovinarlo, soprattutto quando si tratta di cuscini memory foam.
Cuscini memory foam: acqua calda e due cucchiai di bicarbonato, e il gioco è fatto
Alcune persone impiegano anni prima di trovare il cuscino perfetto, per il sonno perfetto. Altre persone, invece, proprio non riescono a dormire senza il loro cuscino preferito e, per questo motivo, quando viaggiano, la prima cosa che inseriscono in valigia è proprio il loro fidato “amico del sonno”.
I cuscini, però, vanno lavati, ma non possono essere inseriti in lavatrice, perché rischiano di essere danneggiati e deformati perdendo le caratteristiche che contribuiscono a migliorare la qualità del sonno.
In particolare, per i cuscini memory foam è necessario che questi vengono igienizzati a mano. Vietato inserirli in lavatrice, anche se la tentazione è forte.
Per igienizzare questo tipo di cuscino occorre inserirli all’interno di una bacinella capiente, con acqua tiepida e due cucchiai di bicarbonato. È possibile aggiungere anche del sapore neutro come quello di Marsiglia e lasciare in ammollo, per un’oretta circa, prima di sciacquarlo ed esporlo al sole.
Per essere certi che i cuscini siano opportunamente igienizzati e necessario procedere alle loro lavaggio dalle due alle quattro volte all’anno. Basta osservare alcuni segnali che ci indicano di procedere immediatamente al lavaggio del cuscino. Ci stiamo riferendo all’ingiallimento, all’odore acre o di muffa, alla perdita di morbidezza e comfort.
Come lavare tutti i cuscini
Se l’igienizzazione dei cuscini memory foam deve avvenire manualmente, per evitare di danneggiarlo, come si lavano i cuscini sintetici o in piume d’oca?
Dopotutto, la moda dei cuscini è piuttosto diffusa e ha colpito un po’ tutte le generazioni. Probabilmente in qualsiasi casa sono presenti i cuscini “di bellezza”, posizionati sul letto o sul divano o sulle sedie della cucina.
Generalmente questi cuscini non vengono utilizzati per dormire, ma sono comunque degli accumulatori di polvere e odori. Pertanto, anche loro vanno periodicamente igienizzati.
Ma anche in questo caso è necessario farlo in maniera corretta, senza danneggiare il cuscino.
Per lavare i cuscini sintetici è possibile utilizzare tranquillamente la lavatrice, anche se consigliamo sempre di dare un’occhiata all’etichetta per controllare il materiale di cui sono composti. Si consiglia di utilizzare un sapone liquido neutro o in polvere e di preferire un lavaggio delicato, che non superi i 30°C. Bisogna poi fare attenzione anche ai giri della centrifuga, che devono essere compresi tra i 600 e gli 800.
Per i cuscini in piume d’oca, invece, bisogna preferire il lavaggio a mano. Anche in questo caso, è possibile immergere il cuscino in una bacinella con acqua tiepida o fredda, aggiungendo un po’ di detersivo per i capi delicati, o il sapone di Marsiglia. Dopo aver lasciato in ammollo, per un po’ di tempo, è opportuno ricordare di non strizzare il cuscino.
Per eliminare l’acqua in eccesso è possibile appoggiare sopra un asciugamano. Successivamente, il cuscino va esposto all’aria aperta, in una zona che non sia né all’ombra né in pieno sole.