Pagamento pensioni maggio 2023: le date chiave e le percentuali di aumento anti-inflazione e carovita

Aumenti pensioni maggio per specifiche categorie di persone, a causa di inflazione e carovita alle stelle. Quali sono i giorni di pagamento del trattamento previdenziale? La guida rapida.

Ci avviciniamo al mese di maggio e, conseguentemente, al versamento delle pensioni del mese che, peraltro, saranno caratterizzate da nuovi aumenti.

pensioni
Economia Blog

Di seguito intendiamo fare una panoramica relativa al calendario dei pagamenti della mensilità in oggetto, che sicuramente interesserà tutti coloro che, avendo raggiunto l’età pensionabile e maturato il relativo requisito contributivo, sono ora titolari di pensione.

Se è vero che il cedolino della pensione di aprile ha portato novità di rilievo, aggiornamenti del pari interessanti sono quelli del mese che verrà. Quale sarà il calendario dei pagamenti pensioni maggio? Quando sarà possibile andare a riscuotere gli assegni? Scopriamolo insieme dato che tra circa una decina di giorni le pensioni di maggio saranno messe in pagamento secondo il consueto meccanismo. I dettagli.

Pagamento pensioni maggio 2023: le date da segnare sul calendario

Come abbiamo accennato in apertura, il versamento delle pensioni di maggio avrà luogo tra poco più di una settimana. Quali sono i giorni chiave da marcare sul calendario? Ebbene, gli accrediti cominceranno ad aversi a partire da martedì 2 maggio, il quale corrisponde al primo giorno bancabile del mese. E’ ben noto infatti che il primo maggio è festivo, essendo la data della Festa dei Lavoratori.

Nonostante il periodo delle restrizioni causa pandemia sia (fortunatamente) finito da un pezzo, presso gli uffici postali continuano ad essere applicate le regole di suddivisione dei titolari di pensione per lettera iniziale del cognome. Pertanto coloro che ricevono la pensione in contanti presso un ufficio delle Poste potranno recarsi fisicamente allo sportello per le operazioni di ritiro, seguendo il seguente calendario :

  • martedì 2 maggio: cognomi che cominciano per A o B;
  • mercoledì 3 maggio: C-D;
  • giovedì 4 maggio: E-K;
  • venerdì 5 maggio: L-O;
  • sabato 6 maggio (solo di mattina): P-R;
  • lunedì 8 maggio: S-Z.

A rendere note le date dei pagamenti pensioni è l’Inps ed infatti, martedì 2 maggio sarà giorno di versamento della pensione per tutti coloro che hanno l’accredito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale. Invece quello sopra riportato è il calendario di riferimento per chi si reca presso le Poste – non avendo optato per l’accredito diretto ed automatico del trattamento ma per il ritiro in contanti.

La suddivisione dei giorni per lettera del cognome, se non ha più finalità di tutela della sicurezza sanitaria, conserva però l’utilità di evitare code agli uffici postali. Per questo motivo è stata mantenuta anche per la consegna della pensione in denaro a maggio.

Aumenti pensioni maggio: i riferimenti nella manovra e in una circolare Inps ad hoc

Per dare un contributo contro l’inflazione e il carovita, le pensioni di maggio riceveranno un ulteriore aumento a favore dei pensionati con più di 75 anni e titolari di pensione minima. Così è stato annunciato da tempo dalle istituzioni, perciò per avere conferma a riguardo non resterà che controllare il cedolino di maggio.

Detto aumento deve intendersi comunque come temporaneo per l’anno in corso, e trova nell’ultima legge di  Bilancio il suo fondamento. In termini pratici, i diretti interessati potranno aspettarsi un incremento corrispondente all’1,5% per il 2023 (percentuale che sale ad un +6,4% per i soggetti di età uguale o superiore ai 75 anni), mentre la percentuale sarà pari al +2,7% per il prossimo anno. Abbiamo detto che si tratta di misure temporanee e, infatti, alla fine di ciascun anno, gli aumenti saranno revocati in modo automatico.

In particolare, come specificato nella circolare Inps n. 35 del 3 aprile scorso, l’incremento pensioni a maggio riguarderà gli assegni di ammontare uguale o al di sotto del trattamento minimo Inps. In ogni caso, l’aumento vale per ognuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, inclusa la tredicesima mensilità spettante. Mentre per i trattamenti previdenziali la cui decorrenza si situa fra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre del prossimo anno, l’incremento scatta dalla data di decorrenza della pensione. Ovviamente con il primo pagamento saranno versati anche gli arretrati valevoli dal primo gennaio 2023 o dalla data di decorrenza del trattamento previdenziale.

Infine ricordiamo che l’aumento sarà riconosciuto alle pensioni maggio avendo come riferimento il trattamento pensionistico lordo, il quale include tutti i trattamenti di natura previdenziale, sottoponibili ad Irpef e memorizzati nel Casellario Centrale delle Pensioni. Così specifica la citata circolare Inps n. 35 del 3 aprile scorso.


    Impostazioni privacy