Reni e buone abitudini: ecco a cosa fare attenzione per evitare di danneggiarli

I reni sono molto importanti per la salute dell’organismo, ma come si può fare per mantenerli in salute e non danneggiarli? Ecco alcune buone abitudini

Come in tantissimi sicuramente già sapranno, i reni sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo ma questi potrebbero essere danneggiati a causa di alcune cattive abitudini alimentari e non: ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Donna felice, frutta e verdura
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La salute dei reni è importantissima. Questi, infatti, potrebbero essere compromessi a causa di alcune abitudini non proprio adeguate. Bisogna dunque prestare attenzione soprattutto perché quando questi, ad esempio di deteriorano, prima di accorgersi del problema può trascorrere diverso tempo dal momento che le funzioni, almeno apparentemente, non mutano.

Di conseguenza, è necessario adottare buone abitudini sia alimentari che comportamentali ed inoltre, mediante consiglio del proprio medico di fiducia, fare controlli periodici.

Com’è noto, i reni, tra le altre cose, filtrano il sangue ed eliminano le tossine. Di conseguenza, è molto importante consumare la dose giusta di acqua ogni giorno. In questo modo si eviterà che le tossine si accumulino e i reni si affatichino.

Potrebbe capitare di consumare di sovente bevande gassate. Queste, però, sarebbe meglio sostituirle con dell’acqua.

Un alto ingrediente da tenere sotto controllo è il sodio. Questo, con il calcio, risulta essere molto importante per far si che il cervello funzioni in modo adeguato. Spesso, però, si tende a consumere troppo sale e questo comportamento potrebbe stressare i reni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni dì bisognerebbe consumare solamente cinque gr di sale.

Reni e salute: tra le buone abitudini evitare le bevande zuccherate e non esagerare con le proteine animali

A proposito di salute, qualche volta si potrebbe incappare in qualche problema di stitichezza e non sapere cosa fare. In realtà, esistono diversi rimedi naturali che potrebbero risultare davvero utili per contrastare tale problematica: ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, un’altra cosa a cui fare molta attenzione è lo stimolo di fare pipì. Potrebbe capitare di ignorare tale stimolo anche perché potrebbe capitare di non avere sempre un bagno da poter utilizzare.

Se, però, tale comportamento diventa un’abitudine allora bisogna prestarci attenzione perché tra le conseguenze vi sono i calcoli e l’incontinenza.

In tanti, probabilmente, durante i pasti utilizzano per dissetarsi le bibite zuccherate. Queste, com’è noto, risultano essere ricche di calorie e con molti zuccheri. Questi non fanno alto che pesare sui reni e complicarne il giusto funzionamento. Se si consumano molti zuccheri e si va spesso in bagno bisogna consultare il proprio medico perché questo potrebbe essere un sintomo del diabete.

Se nella propria alimentazione quotidiana si consumano troppe proteine animali allora bisogna porvi attenzione. Questi alimenti rendono il processo digestivo pesante ed i reni si affaticano. Tra gli alimenti da consumare con parsimonia vi è la carne rossa. Quando si consumano molte proteine di origine animale vi è un affaticamento dei reni che possono deteriorarsi nel tempo.

Il riposo

Come in tanti sicuramente già sapranno, riposare bene durante la notta è fondamentale per il corretto funzionamento del corpo. Nel corso delle ore di riposo, infatti, l’organismo elimina le tossine. Quando si dorme poco vi è la possibilità che i reni si danneggino proprio perché l’organismo non riesce a svolgere le sue normali funzioni.

Anche il caffè va consumato con parsimonia. La bevanda che molte persone consumano al mattino e spesso anche dopo i pasti e durante la giornata, può far alzare la pressione del sangue e rendere più complesso il lavoro dei reni.

Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.


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