I BTP Italia 2023 sono davvero la ricetta giusta anti inflazione? La verità che non tutti i risparmiatori conoscono

I Btp Italia marzo 2023 contro l’impennata dell’inflazione alta sono davvero la protezione che serve contro l’erosione dei risparmi dei cittadini? Proviamo a capirlo.

Come spiega il sito web del Ministero dell’Economia, i BTP Italia – Buoni del Tesoro Poliennali – costituiscono i primi titoli di Stato indicizzati al tasso di inflazione italiana, che contengono cedole semestrali e durata uguale a 4, 5, 6 e 8 anni, ideati in particolare per le esigenze dei risparmiatori e degli investitori retail. Si tratta dei primi titoli di Stato che il Tesoro emette sfruttando non il meccanismo tradizionale dell’asta, bensì la piattaforma MOT di Borsa Italiana-London Stock Exchange Group.

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Per questa via l’acquisto all’emissione, oltre che presso l’istituto di credito, può essere svolto anche attraverso qualunque home banking abilitato alle funzioni di trading.

In questo articolo vogliamo rispondere ad un quesito pratico che in molti si potrebbero porre in questo periodo: i BTP Italia marzo sono sufficienti a proteggere i risparmi dai rischi di erosione dovuti all’aumento dell’inflazione? Cerchiamo di fare chiarezza di seguito.

BTP Italia 2023 marzo 2023 come antidoto alla morsa dell’inflazione

Davvero i BTP Italia sono una ‘contromossa’ efficace per arginare il problema dell’inflazione? Vero è che c’è grande attesa e interesse attorno al nuovo BTP Italia marzo 2023 e questo perché il titolo sarà in fase di sottoscrizione dal 6 all’8 marzo prossimi – quindi manca poco tempo.

D’altronde l’attenzione è più che giustificata, se pensiamo che detti titoli di Stato rappresentano nel senso comune una sorta di ‘salvagente’ per tutte le famiglie intenzionate a difendere i propri risparmi dall’aumento dell’inflazione – e dunque dall’erosione del potere di acquisto.

Il 10,1% su base annua raggiunto dall’indice dei prezzi al consumo lo scorso gennaio non può che destare preoccupazione, anche perché il recente calo dell’inflazione è stato contenuto. Insomma a risentirne sono retribuzioni e costo della vita in generale. Il nuovo BTP Italia vuole allora rappresentare un presidio per proteggere l’economia del Paese da eventuali future crisi finanziarie.

Il BTP Italia marzo 2023 prevede una durata di 5 anni e presenta un premio fedeltà dell’8 per mille, il quale sarà così offerto a tutti le persone che lo porteranno fino a scadenza naturale. Non solo: sussiste una tassazione agevolata pari al 12,5%, mentre il capitale è garantito, e le cedole sono versate semestre dopo semestre.

La ricetta anti erosione del potere d’acquisto funziona?

Ma appunto come questo BTP è collegato all’inflazione? Tutela veramente contro i suoi pericoli? Ebbene sui Btp Italia di marzo 2023 è applicato il meccanismo di indicizzazione all’indice Foi, vale a dire l’indice dei prezzi al consumo per operai e impiegati. Come appena accennato, le cedole sono pagate semestralmente: se alla fine di questo semestre, l’indice Foi recherà aumenti rispetto ai 6 mesi anteriori, allora la cedola e il capitale nominale avranno un parallelo incremento di percentuale identico a quello del Foi. Ecco perché, per fare un esempio, se quest’ultimo cresce di 5 punti percentuali, allora anche la cedola riceverà una maggiorazione del 5%. Analoghe considerazioni valgono per il capitale nominale. Se invece l’indice Foi resterà costante o calerà, il versamento semestrale a favore del sottoscrittore sarà ancorato al tasso minimo fissato.

Insomma, il BTP Italia marzo 2023 protegge davvero dai rischi dell’inflazione? Dato quanto sopra, rispondiamo positivamente ma si tratta di un livello di protezione poi non così alto.

Considerazioni finali

La verità è che stiamo parlando di rendimenti molto relativi, che muovono davvero poco nel portafoglio del risparmiatore e che spesso non riescono neanche a proteggere i risparmi. Un po’ come se ci si faccia bastare una piccola o più ridotta erosione del risparmio, per non addentrarsi in differenti tipi di investimenti.

Com’è noto, i BTP Italia sono dei titoli di Stato mirati soprattutto ai piccoli investitori privati. È in gioco un investimento di medio termine, il quale comporta una remunerazione sempre combinata con l’evoluzione del costo della vita. Peraltro le innovative modalità di acquisto all’emissione diretto (su piattaforma MOT www.borsaitaliana.it) rendono i BTP Italia un prodotto adattissimo a chi è solito gestire in autonomia i propri investimenti con i sistemi di trading online.

Ribadiamo infine che i BTP Italia – come spiega il sito web del MEF – sono i soli titoli di Stato italiani indicizzati al tasso di inflazione nazionale. Loro peculiarità è che ogni semestre pagano interessi a tasso fisso sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento, sulla scorta dell’indice ISTAT sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI). Attraverso i BTP Italia la rivalutazione del capitale è di fatto corrisposta a semestre, e questo permette di controbilanciare almeno parzialmente la morsa dell’inflazione.


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