Le migliori città italiane dove le case costano meno di 450 euro al mq: un affare anche per la seconda casa

Chi cerca casa spesso non sospetta che in alcune città italiane le differenze nei costi degli immobili al mq sono tali da renderle dei veri e propri affari.

Si tratta di città e paesi italiani, distribuiti lungo tutto lo stivale che possono vantare i prezzi tra più bassi d’Europa. Proprio così: molte delle case più economiche di tutto il continente sono proprio qui, in Italia.

casa da investimento
Economiablog

A Milano, per esempio, in alcune zone si superano facilmente i 7 mila euro a metro quadrato. In centro si arriva addirittura a superare i 9 mila euro. Questo significa che un immobile da 100 metri quadri, vale quasi un milione di euro.

L’esempio conferma la tendenza sempre più evidente nel prossimo futuro anche nel nostro Paese. Lo squilibrio tra le diverse zone urbane è oggi molto marcato in favore dei centri che promettono i più rapidi sviluppi in termine di servizi al cittadino.

Oltre a Milano case particolarmente costose si trovano a Venezia, Firenze, Torino, ma anche a Bologna, sono centri urbani prestigiosi che traggono beneficio dal turismo e dalla qualità della vita come nel caso di Bologna.

I comuni più economici in Italia dove le case costano meno di 450 euro al metro quadro

I comuni in cui le case costano di meno, non sono come si potrebbe pensare in luoghi isolati o nelle isole del sud Italia. In tutti i dieci comuni più economici le case costano meno di 450 euro al metro quadro e uno di questi si trova a Perosa Argentina, in provincia di Torino. Qui le case hanno un prezzo medio in base ai dati Idealista.it di 434,72 euro al metro quadro.

Proseguendo verso il centro c’è Berra, comune in provincia di Ferrara, in cui le case costano solo 415,63 euro al metro quadro. Prezzi non lontani dal comune di Calvanico, in provincia di Salerno, con soli 428,92 euro al metro quadro, gli stessi prezzi con poche differenze si trovano a Montegiordano, non lontano da Cosenza, e a Trepuzzi, in Puglia, in provincia di Lecce: qui le case costano 421,11 euro al metro quadro.

Lontani dallo stereotipo tra le città in assoluto più economiche dove cercare casa c’è al primo posto tra i comuni italiani c’è Mosso e Sagliano Micca in provincia di Biella. Qui le case costano tra i 406 e i 365 euro in media al metro quadro. Circa 40 mila euro per una casa di 100 metri quadri in un comuni piemontesi al nord della regione, situati tra la Valle d’Aosta e racchiusi tra la città metropolitana di Torino e la provincia di Vercelli.

Tra gli aspetti da considerare l’acquisto di una casa in questi comuni la possibilità futura di una loro rivalutazione. Tra questi la posizione delle comunità vicine, la presenza di una zona turistica, la presenza di un clima più o meno mite; tutti elementi in grado di incidere sul valore dell’immobile, sia in positivo che in negativo.

Cosa è accaduto in Italia ai prezzi delle case in 10 anni?

Negli ultimi 10 anni i prezzi delle case sono saliti oltre ogni ragionevole valutazione fondamentale. I dati Eurostat mostrano come a causa dei mutui particolarmente agevolati, spesso le abitazioni sono state acquistate per trarre profitto dalla differenza tra costo del debito e rendimento degli affitti.

Nel nostro Paese tuttavia l’unica città che ha visto crescere il valore del mattone negli ultimi dieci anni è Milano. I prezzi in una delle città simbolo italiane sono aumentati in dieci anni dell’11,5%. Dopo un valore minimo toccato nel 2016, i valori immobiliari nella città meneghina sono cresciuti tanto che oggi è l’unica città in cui, considerando costi e inflazione, gli immobili hanno potuto guadagnare valore.

Le altre città in Italia dove dal 2011 al 2021 gli immobili hanno, pur perdendo, mantenuto alto il loro valore sono le case nei comuni di Bologna e Firenze. Qui gli immobili hanno perso rispettivamente il 7,5% e il 7,9% del valore. Se si vuole valutare la situazione italiana in termini di investimento immobiliare ecco quale è la città peggiore per rendimento del valore immobiliare.

La città peggiore per rendimento immobiliare è Genova. Nel 2021 il capoluogo ligure registra dato un valore 100 al 2011, un prezzo medio di 45,6, coincidente con il minimo storico negli ultimi 10 anni. Gli immobili nel capoluogo perdono quindi il 54,4% del proprio valore.

L’alternativa migliore per guadagnare dagli immobili immediatamente con gli affitti brevi

L’alternativa migliore per guadagnare dagli immobili sul breve termine alternativi alla rivalutazione sono gli affitti brevi. Si tratta di un fenomeno diffuso nelle grandi città o nella vicinanza di centri di interesse turistico. A Roma e Milano gli appartamenti utilizzati per affitti brevi raggiungono rendimenti oltre il 5%. Nelle due città gli affitti in certi periodi dell’anno arrivano fino a 380 euro a notte. Si tratta nello specifico di monolocali e bilocali utilizzati al posto del pernottamento in strutture alberghiere.

Per lo stesso motivo le città in testa per guadagno derivante dagli affitti brevi sono anche Venezia e Firenze. Al secondo posto per costo degli affitti ci sono anche: Bologna, Verona, Matera, Padova, Genova e Torino. Qui il prezzo medio è compreso tra i 100 e gli 80 euro a notte per i monolocali e intorno ai 135 euro per i bilocali.


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