Buoni Postali a un passo dalla prescrizione: come evitare di perdere i soldi

I Buoni Fruttiferi Postali vanno in prescrizione dopo dieci anni dalla scadenza. Ciò significa perdere il capitale e gli interessi. Meglio evitare questa possibilità, vediamo come.

Per non perdere i propri soldi è necessario chiedere il rimborso dei Buoni Fruttiferi prima della prescrizione. Scopriamo qual è la procedura da mettere in atto.

Buoni Fruttiferi
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Poste Italiane propone i Buoni Fruttiferi come strumento di risparmio per i piccoli investitori. Il prodotto, infatti, permette di tutelare il capitale iniziale facendolo fruttare nel tempo. I rendimenti non sono altissimi come per gli investimenti in titoli, criptovalute, beni rifugio e azioni ma permettono in ogni caso di ottenere il rimborso di una somma maggiore rispetto all’importo versato inizialmente. Oggi, poi, alcuni Buoni sono particolarmente interessanti grazie agli aumenti dei tassi decisi da Poste Italiane a partire da giugno. Il Buono Rinnova, ad esempio, propone un rendimento del 3,25% mentre il Buono dedicato ai minori arriva al 4,50%. Soluzioni di risparmio interessanti, dunque, che prevedono scadenze differenti nel tempo. Alcuni Buoni sono a breve termine – 4 anni ad esempio, mentre altri durano fino a 20 anni – il Buono Ordinario. Indipendentemente dalla durata occorre ricordare che a dieci anni di distanza dalla scadenza i Buoni cadranno in prescrizione se non si dovesse chiedere il rimborso del capitale e degli interessi accumulati nel tempo.

Buoni Fruttiferi Postali, come chiedere il rimborso

I titolari di un Buono devono capire che una volta prescritto non si potrà procedere con il recupero dei soldi versati né degli interessi. La data di scadenza, dunque, è fondamentale per non rischiare di veder sfumare il capitale. Una volta superata, infatti, gli interessi non matureranno più e dopo dieci anni si perderà tutto. Per controllare il termine ultimo basterà verificare la data della sottoscrizione, la tipologia di Buono sottoscritto e la sua durata. 

Se si rientra nei dieci anni dalla scadenza, allora si potrà richiedere il rimborso dell’importo maturato. L’accredito può avvenire direttamente sul conto corrente se si tratta di Buoni dematerializzati. Per i Buoni cartacei occorrerà recarsi presso l’Ufficio Postale di emissione. In questo modo si potranno recuperare subito i soldi. Qualora lo sportello si dovesse trovare in un Ufficio differente da quello di emissione bisognerà attendere 4 giorni lavorativi a causa degli accertamenti.

E per i Buoni dematerializzati?

Il rimborso può avvenire sia in contanti, dunque, che con modalità differente come accredito su Libretto Postale, vaglia o su conto corrente BancoPosta. Il rimborso dei Buoni dematerializzati, invece, può avvenire sia presso un Ufficio Postale che online – se previsto dal prodotto sottoscritto. Sarà necessaria essere titolari di un conto BancoPosta oppure di un Libretto Postale su cui trasferire il denaro.


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