ISEE, le procedure di calcolo: parametri e requisiti

L’ISEE è un parametro indispensabile per la determinazione del diritto a eventuali prestazioni sociali. Ecco come avviene la compilazione.

 

Indicatore di Situazione Economica Equivalente, meglio noto come ISEE. Strumento principe per la determinazione del quadro reddituale dei nuclei familiari e, di conseguenza, parametro cardine per la valutazione del diritto di accesso alle arie agevolazioni connesse al reddito.

Isee calcolo
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Basterebbe questo a dare il peso dell’importanza dell’indicatore per le famiglie italiane. Le quali, annualmente, procedono alla compilazione del loro quadro economico non solo come prassi ma anche come requisito. Trattandosi di una procedura in qualche modo “standardizzata”, e perlopiù affidata all’intermediazione di professionisti o uffici specifici (come Caf e Patronati), non è sempre immediatamente percepibile la reale rilevanza dell’ISEE. Per arsene un’idea, basti considerare che, al di sotto di una determinata soglia reddituale, il nucleo familiare al quale l’indicatore a riferimento beneficerà di agevolazioni e indennità normalmente non previste per i contribuenti ordinari. In questo senso, assume importanza la connotazione economica stessa della famiglia che procede alla compilazione del proprio modello. Non di rado, infatti, accade che solo un componente lavori o che i redditi complessivi percepiti siano integrati non solo dai compensi percepiti ma anche da eventuali depositi e investimenti.

Si tratta di casi tendenzialmente specifici ma che possono riguardare anche contribuenti con risorse economiche meno ampie. Inclusi quei nuclei familiari che, come detto, basano la loro disponibilità finanziaria unicamente sui proventi di un singolo lavoratore. Si ponga, come esempio, il caso di una famiglia in cui solo il capofamiglia (ossia il componente del nucleo che si a fiscalmente carico degli altri) disponga di un reddito derivante da lavoro dipendente, contenuto in un deposito bancario pari a circa 3 mila euro di giacenza media, conservato però su un conto corrente cointestato, e con contratto d’affitto a 450 euro di canone. Il reddito annuo lordo si attesterebbe a circa 21 mila euro, sempre tenendo in considerazione la presenza di ulteriori familiari, nella fattispecie moglie e figli minorenni. La presenza di un conto cointestato non inciderebbe sul calcolo complessivo. Sarà invece necessaria la documentazione inerente alla locazione.

ISEE, calcolo simulato: ecco come avviene la compilazione

Se il riferimento fosse a un unico reddito, è chiaro che il calcolo sarebbe più semplice. Un’unica giacenza, un unico saldo e, chiaramente, tutte le altre voci di composizione del reddito derivanti dalla capacità produttiva del medesimo contribuente. Se la contribuzione al reddito fosse ripartita, in modo non necessariamente speculare, tra i vari componenti del nucleo familiare, tutti saranno tenuti alla presentazione dei loro parametri reddituali, a cominciare dal saldo al 31 dicembre dell’anno di imposta a cui il calcolo si riferisce (il 2021 per l’ISEE richiesto nel 2023) e dalla giacenza media sul proprio conto corrente (o sui conti correnti, se e ne fosse più di uno). I parametri reddituali, una volta calcolati nella loro totalità, saranno quindi rapportati (sempre al ine della determinazione dell’indicatore) in base ad alcuni principi di equivalenza. Nella fattispecie:

  • nuclei monofamiliari, parametro 1,00;
  • 2 componenti, parametro 1,57;
  • 3 componenti, parametro 2,04;
  • 4 componenti, parametro 2,46;
  • 5 componenti, parametro 2,85.

La normativa vigente prevede anche alcune maggiorazioni, così ripartite:

  • 0,35 per ogni ulteriore componente;
  • 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
  • 0,2 per la presenza nel nucleo di tre figli,
  • 0,35 in presenza di quattro figli,
  • 0,5 in presenza di almeno cinque figli;

DSU obbligatoria

Per l’ottenimento del proprio ISEE, sarà obbligatoria la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), della quale l’Inps mette a disposizione un modello precompilato sulla base delle informazioni reddituali in suo possesso a seconda dei dichiarativi del contribuente. Alla stregua, in pratica, di quanto aiene con il modello 730. L’Inps, infatti, procede al calcolo dell’ISEE partendo dalle informazioni presenti nella DSU e da altre eventualmente acquisite dall’Agenzia delle Entrate, rendendolo poi disponibili entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della Dichiarazione.

I documenti indispensabili

A partire dal 2017, l’ISEE è stato modificato non tanto nella sua natura di indicatore reddituale, quanto nelle modalità di calcolo. In questo senso, il Decreto del Ministero del Lavoro del 13 aprile 2017 ha stabilito il nuovo modello di DSU e le istruzioni a esso connesse, introducendo peraltro una differenziazione sostanziale nell’ISEE, diversificandolo in alcune tipologie. Ad esempio, quella di maggior interesse per i contribuenti è il modello cosiddetto “standard”, ossia alido per la generalità delle prestazioni sociali agevolate. Per il calcolo, sarà indispensabile il possesso dello Spid o della Carta di identità digitale (Cie). Andranno poi forniti i documenti necessari alla compilazione della DSU (sia per l’autocompilazione che in caso di mediazione da parte di un Caf):

  • codice fiscale e documento d’identità del dichiarante, oltre che di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato
  • documenti attestanti i redditi percepiti nel secondo anno precedente a quelli di dichiarazione, quindi 730 o Modello Unico o CUD;
  • eventuale documentazione relativa a indennità percepite, trattamenti previdenziali e assistenziali, esenzioni ai ini IRPEF, borse di studio, assegni di mantenimento;
  • documenti relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021;
  • eventuali certificati di invalidità.

Per coloro che ne fossero in possesso, andranno presentati appositi documenti inerenti titoli di stato, buoni fruttiferi e altre orme di investimento detenute nell’ambito del nucleo familiare. Lo stesso vale per eventuali veicoli di proprietà, per i quali basteranno la targa o gli estremi di registrazione al PRA per le vetture o i motoveicoli con cilindrata pari o superiore a 500 cc.

La scadenza della DSU

Ottenuto il compendio delle informazioni e delle relative cifre, l’Inps procederà al calcolo dell’ISEE, determinando quindi l’eventuale diritto a prestazioni sociali agevolate del contribuente che lo richiede. Il documento avrà una validità annuale, tenendo presente che, al ine di mantenere il diritto alle indennità preiste, la Dichiarazione Sostituiva Unica andrà ripresentata entro il 31 gennaio di ogni anno.


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