Whatsapp, ‘alta accessibilità’ per le persone con disabilità

Il tema tecnologia è importante da vari punti di vista, ecco cosa emerge rispetto a Whatsapp a proposito di app e disabilità: i dettagli sul report

Tra i tanti aspetti rilevanti e che destano attenzione quando si parla di tecnologia e di app, vi è quello legato alla accessibilità, e proprio al riguardo Whatsapp si lega alla “alta accessibilità” in relazione al recente rapporto “Making the Digital Ecosystem Disabled Friendly”.

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Nel dettaglio, tale report “Making the Digital Ecosystem Disabled Friendly” si è occupato di valutare le applicazioni più popolari in India a proposito delle categorie quali messaggistica e pagamenti online. Ma anche trasporti, e-commerce e consegna cibo.

Al riguardo, Whatsapp emerge come la sola app con classificazione “altamente accessibile”, secondo le linee guida WCAG, Web Content Accessibility Guidelines. Si tratta del punto di riferimento mondiale al fine di determinare se e come un portale web sia accessibile alle persone con disabilità.

Altre app esaminate nel rapporto sono PhonePe, PayTm, Swiggy e Zomato. Così come Amazon, Flipkat, Telegram, Uber ed Ola.

Come si legge su Hindustan Times, le prime dici app identificate hanno ricevuto classificazioni quali “alta accessibilità”, moderata e bassa, proprio secondo WCAG.

La determinazione delle soglie delle categorie è stata fatta in base ai criteri di successo WCAG in relazione al livello di conformità di livello A. Nel dettaglio, <=30, 30-60 e >60.

Whatsapp, app e disabilità: alcuni dettagli su report

Vari e diversi gli spunti di interesse quando in generale si parla di tecnologia, come nel caso delle offerte internet senza limiti nel caso di una eventuale scelta: quali i pro e contro? Qui i dettagli.

Tornando però al punto Whatsapp e disabilità, il coautore del report, Bajaj, Senior Associate Fellow – Vidhi, Co-fondatore – Missione Accessibility, ha spiegato che vi è un grande potenziale, circa app e portali web, di potenziarsi in ottica disabilità.Così come che qualora non siano progettati pensando alle esigenze di tali persone, possono replicare le barriere che le persone con disabilità devono fronteggiare.

La principale premessa in relazione al report si lega al fatto che l’accessibilità digitale è un diritto, non un discorso di beneficienza. Ciascun fornitore di servizi India, tanto pubblico quanto privato, deve necessariamente rendere i servizi proposti accessibile alle persone con disabili. Ciò nel rispetto del Right of Persone with Disabilities Act, 2016.

Rispetto ai risultati del report, gli autori suggeriscono che al fine della creazione di un ecosistema digitale che sia realmente inclusivo, portali web e app devono garantire la progettazione secondo gli standard WCAG oppure Bureau of Indian Standars (BIS). È rilevante riconoscere la accessibilità sin dalla progettazione e andare ad incorporarla in ogni prodotto pubblico che si destini ad un impiego pubblico.

Tecnologia e servizi digitali accessibili

Nell’approfondimento di Hindustan Times, si legge che la pandemia del Covid ha reso più veloce l’impiego della tecnologia, divenuto elemento centrale nella vita di ciascuno. Ecco che assume ancor più significato la necessità di prodotti e servizi digitali che siano sempre più inclusivi ed accessibili per le persone con disabilità.

Si pensi ad esempio ad ordinare cibo, alla spesa, alla ricerca di un parte, la consulenza medica, la prenotazione di ticket aerei o ferroviari. La tecnologia insomma è al centro delle attività quotidiane.

Viene spiegato che i ricercatori hanno anche intenzione di lanciare un portale di recensioni. Mediante quest’ultimo, le persone con disabilità potrebbero valutare l’accessibilità dei portali web. In futuro, la progettazione del portale avvera in modo tale che l’utenza disabile possa fornire ai fornitori dei servizi feedback immediati a proposito di come migliorare.

Questi alcuni dettagli sul report in questione dalla grande rilevanza ed importanza.


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