Buono Postale Minori: con un piccolo budget si crea il futuro ai figli con rendimenti mai visti prima

Quanto conviene un Buono fruttifero Minori? La cifra da investire è importante ma lo è anche l’età del beneficiario. Cosa c’è da sapere.

Qual è l’età giusta per approcciarsi al mondo del risparmio e dell’investimento a lungo termine? A guardare gli strumenti messi a disposizione da Poste Italiane, la risposta appare abbastanza scontata.

Buoni fruttiferi
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È la famiglia a introdurre i piccoli risparmiatori alla gestione del denaro, garantendo una rendita futura (chiaramente laddove possibile) per permettere agli adulti di domani di disporre quantomeno di quelle risorse minime da farne un punto di partenza. O magari per ovviare a delle spese improvvise, necessarie o di semplice investimento per il futuro (come gli studi universitari). In questo senso, Poste Italiane ha messo a disposizione dei propri clienti uno degli strumenti più gettonati in ambito di risparmio/investimento, con annessa garanzia statale e possibilità di gestione a lungo termine. Si tratta, chiaramente, dei Buoni fruttiferi postali, pensati per favorire qualunque tipologia di risparmiatore. Nello specifico, i minorenni. Il Buono Minori, infatti, consente a genitori e familiari vari di convogliare alcune risorse futuribili in un cassetto di risparmio per un beneficiario non ancora maggiorenne.

Si tratti di un regalo o di un semplice “salvadanaio” aperto in ottica futura, il minore potrà usufruire, al momento della scadenza, della somma investita comprensiva degli interessi previsti in base al tasso di rendimento applicato.  La condizione essenziale è che il Buono in questione venga aperto da un maggiorenne, a prescindere dalla somma depositata. Dopodiché, questa inizierà a maturare interessi, con rendimento fisso, fino al compimento della maggiore età del minore beneficiario. Anche in questo caso, il Buono godrà della tassazione agevolata al 12,50%, senza applicazione di imposta di successione. E, come per tutti gli altri Buoni fruttiferi, non sarà richiesto l’esborso di alcuna somma per la sottoscrizione né per il rimborso, eccetto per gli oneri fiscali.

Buono fruttifero Minori: quanto conviene investire e quanto rendono

L’obiettivo di Poste è garantire un investimento in grado di crescere parallelamente al minore al quale è intestato. Il Buono fruttifero Minori, in quanto tale, esula dai ragionamenti consueti sulle somme da destinarvi. Più del rendimento o della scadenza a lungo o breve termine, a chi lo apre preme innanzitutto fornire al minore un primo accantonamento di denaro, immutabile (se non in positivo) e propedeutico a spese future. A ogni modo, un minimo di concertazione sulla cifra da destinare al Buono è necessaria anche in questa fase. Considerando che, nella maggior parte delle occasioni, tale strumento viene utilizzato al fine di un regalo, le tendenze di investimento sono piuttosto variabili. A ogni modo, chi volesse procedere all’apertura di un Buono fruttifero Minori, deve tener presente che il deposito dovrà essere costituito da un minimo di 50 euro e relativi multipli. La sottoscrizione potrà avvenire in tutti gli uffici postali, in contanti, con assegni bancari, circolari o vaglia cambiari, oltre che tramite assegni di traenza intestati al minore. Se si optasse l’apertura tramite app BancoPosta, sarà necessaria l’abilitazione del Libretto Minori nel caso in cui il genitore fosse titolare di un Libretto Smart.

Come funziona il rendimento dei Buoni Postali

In base alle normative introdotte nell’ottobre 2020, il tasso di rendimento progressivo di un Buono fruttifero destinato ai minori è ripartito nel seguente modo:

  • 1 anno e 6 mesi: 2,50%;
  • 2 anni: 2,50%;
  • 3 anni: 2,50%;
  • 4 anni: 2,75%;
  • 5 anni: 3,00%;
  • 6 anni: 3,25%;
  • 7 anni: 3,25%;
  • 8 anni: 3,50%;
  • 9 anni: 3,50%;
  • 10 anni: 3,50%;
  • 11 anni: 3,50%;
  • 12 anni: 4,00%;
  • 13 anni: 4,00%;
  • 14 anni: 4,00%;
  • 15 anni: 4,00%;
  • 16 anni: 4,50%;
  • 17 anni: 4,50%;
  • 18 anni: 4,50%.

Questo significa che non sarà solo la cifra investita a fare la differenza ma anche l’età del minore che beneficerà del Buono. Ad esempio, se un bambino fosse nato il 1° gennaio 2023 e avesse ricevuto in regalo, al momento della sua nascita, un Buono fruttifero Minori pari a 500 euro, al compimento del diciottesimo anno ne andrebbe a incassare ben 1.021,65. Una cifra frutto del rendimento crescente garantito fino alla maggiore età. In sostanza, più il destinatario è giovane, più il Buono andrà a rendere.


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