Piante rigogliose con fertilizzanti da scarti della cucina: funzionano davvero, anche per basilico, menta e alloro!

Non è necessario molto tempo e a spesa zero si possono ottenere dei fertilizzanti completamente naturali fatti in casa con gli scarti degli alimenti usati in cucina.

La natura può essere aiutata laddove le nostre piante, addomesticate e quasi sempre in vaso necessitano di nutrienti che il terreno confinato nello stesso ambiente non può trarre da un ecosistema più ampio.

piante fertilizzante
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Ci sono tre fertilizzanti principali ottenibili dagli scarti di alimenti quasi tutti tipici delle nostre abitudini alimentari. Questi sono ideali per piante fiorite, erbe aromatiche, orto e alberi da frutto. Si fanno in un attimo dando alle piante un supplemento di sali minerali ed equilibrando il pH acido del terreno.

Fondi del caffè e gusci d’uovo

Se infatti l’acqua del rubinetto è molto calcarea, questa ostacola l’assorbimento del ferro. Ciò può portare le foglie a ingiallire. Per fare stare meglio le nostre piante partiamo dallo scarto alimentare più noto per fertilizzare il terreno: i fondi del caffè! I fondi di caffè, grazie al loro contenuto di azoto, potassio, magnesio e altri minerali, sono dei fertilizzanti naturali. È possibile aggiungere qualche fondo di caffè possibilmente asciutto al terriccio.

Un secondo alimento che è facile trovare nelle cucine sono le uova. I gusci delle uova sono ricchi di calcio, potassio e magnesio.

Quando utilizziamo le uova, conserviamo i gusci e facciamoli seccare; poi basterà triturali e saranno pronti per essere utilizzati. Possiamo scegliere se spargerli direttamente sul terreno, mischiandoli al terriccio o ad esempio creare una soluzione liquida con cui innaffiare la terra. In questo secondo caso la procedura è la seguente.

Riducete in briciole i gusci di 4 uova e mettere i gusci sbriciolati in una tazza, a cui aggiungere 4 cucchiai d’aceto e mescolate fino a che vedrete formarsi della schiuma. A questo punto bisogna aggiungere un bicchiere d’acqua e lasciate riposare per qualche ora. La soluzione va diluita a causa della presenza dell’aceto in circa 2,5 litri d’acqua. Con questa soluzione fertilizzante si può nutrire il terreno. Il potassio è molto utile per rafforzare le radici e i fiori che devono dare frutti.

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Un fertilizzante naturale poco conosciuto: il riso

Un terzo alimento meno conosciuto per fare del fertilizzante naturale è il riso. Per utilizzare il riso come alimento per fertilizzare le piante si può utilizzare l’acqua di risciacquo del riso crudo come quando si fa il sushi, o un riso bianco di accompagnamento. Questa acqua contiene circa 50 volte più fosforo e 25 volte più potassio rispetto all’acqua normale. Questo fertilizzante è utile alle piante fiorite da cui nascono verdure e frutti.

In generale tutti e tre questi sistemi sono molto utili per nutrire le nostre piante aromatiche: basilico, origano, prezzemolo, menta, rosmarino, alloro.

Un ultimo sistema per fare del concime utilizzando in questo caso la frutta è sfruttare la buccia di banana. Le bucce di banana spezzettate possono essere messe direttamente sul terriccio. Queste fanno da concime arricchendo la terra di magnesio e potassio. In alternativa si può creare una soluzione liquida facendo macerare le bucce di banana in un secchio pieno d’acqua. Le si lascia in infusione per una notte lasciando che le sostanze nutritive siano rilasciate creando un potente fertilizzante liquido naturale.

Creare il compost con gli scarti alimentari

Se infine si vuole creare del vero e proprio compost fatto con gli scarti della cucina al fine di nutrire il terreno di un orto è possibile utilizzare una miscela costituita dal 70% di compost e dal 30% di terriccio universale.

Un compost di 2-4 mesi è ancora in corso di trasformazione biologica. È un prodotto ancora ricco di elementi nutritivi fondamentali per la fertilità del suolo e la nutrizione delle piante. Questo si usa nell’orto dopo la semina o il trapianto della coltivazione. Il periodo migliore per l’applicazione è durante l’autunno inverno. Le dosi consigliate sono di 2-3 Kg/mq.

Il compost diventa stabile dopo 5-7 mesi. L’attività biologica non produce più calore ed è possibile integrarlo al terreno come fertilizzante prima della semina per la progettazione di aiuole. Le dosi consigliate sono 10-15 kg/mq integrandolo al terreno con una vangatura.

Anche per le piante in vaso può essere utile il compost. Quello ideale è un compost maturo di 8-12 mesi che possiede il minor effetto concimante ma presenta caratteristiche fisiche di perfetta stabilità, idonee al contatto diretto con le radici e i semi anche in periodi vegetativi delicati come la germinazione, la radicazione, ecc. Questo tipo di compost è buono anche per la risemina dei prati. A eccezione delle piante acidofile è consigliabile utilizzare una miscela costituita dal 40% di compost e dal 60% di terriccio universale.


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