Bonus ristrutturazione e facciate: la detrazione si gode ancora solo pochi requisiti

L’edilizia nel 2021 e nel 2022 è uno dei settori ad aver dato il maggiore contributo all’incremento del PIL. Ciò è stato reso possibile dalle politiche fiscali sulle ristrutturazioni.

La crescita del Paese è stata così agevolata dalla necessità degli italiani di migliorare uno dei pilastri che ne fondano la ricchezza: gli immobili.

bonus facciate
Economiablog

L’ultima manovra di bilancio non ha rinnovato lo sgravio fiscale per spese sostenute a fronte di lavori fatti sulla facciata esterna degli edifici. Il bonus facciate è possibile solo sulle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022. La detrazione è stata gradualmente ridimensionata per essere poi abolita.

Per le spese 2020 e 2021 la detrazione fiscale è del 90%. Mentre per il 2022 lo sgravio è sceso al 60%. Nel 2023 per gli stessi lavori è previsto il bonus ristrutturazione con detrazione al 50%. La detrazione che si gode in 10 quote annuali di pari importo è subordinata oggi a due importanti condizioni:

La prima condizione per godere del bonus facciate è che l’immobile oggetto dei lavori si trovi nelle zone A e B del comune o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Bonus facciate: evitare gli errori nel bonifico

La seconda condizione è il pagamento per i lavori. Per il bonus facciate come per gli altri bonus edilizi è necessario che la spesa risulti pagata tramite bonifico parlante. Ovvero un bonifico da cui risulti la causale del versamento che indica il tipo di detrazione, oltre a questo:

  • i dati fiscali del beneficiario del bonus
  • i dati fiscali del destinatario del bonifico (impresa/fornitore).

Per evitare errori è possibile utilizzare i bonifici già predisposti per la detrazione sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio come il bonus ristrutturazione o l’ecobonus.

In merito alla causale di versamento per il bonifico relativo al bonus facciate si consiglia di inserire il riferimento ai sensi di legge che indica il beneficio: Commi 219-224 Legge 160/2019 – Bonus facciate

l’Agenzia delle Entrate ha confermato anche per il bonus facciate quanto già deciso per altri bonus edilizi. Se la causale fosse stata inserita nella maniera preferita il diritto al bonus facciate non è comunque compromesso e non è necessario correggere il bonifico.

Sblocco del Superbonus: gli effetti delle pressioni sul Governo possono arrivare prima del previsto

Nonostante il settore delle costruzioni abbia trainato la ripresa post pandemica, il comparto vive da alcuni mesi una situazione di incertezza: all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime è stata preceduta dalla carenza di personale qualificato e succeduta infine dal blocco del Superbonus. Per le aziende edili è prioritario l’intervento del governo in materia fiscale per ripristinare il meccanismo di cessione del credito.

Secondo Ance, Confindustria e le principali associazioni di categoria è a rischio un’intera filiera. Dalle rilevazioni periodiche fatte in autunno e a gennaio le preoccupazioni maggiori delle imprese si focalizzano, oltre i tre aspetti già citati energia, materie prime e carenza di personale qualificato anche sulla propensione agli investimenti. I risultati mostrano una netta prevalenza di imprese (il 75%) che, rispetto a marzo, non sono intenzionate a fare nuovi investimenti.

La ragione è l’incertezza economica, nella gestione delle procedure relative alle gare di appalto e all’ottenimento del riconoscimento come ESG compliant, ovvero rispettose dei fattori ambientali, sociali e di governance. Le società in questo modo possono diventare soggetti privilegiati per gli investitori ed evitare ogni conflitto e rischio regolamentare nonché sulla reputazione e la performance dell’azienda.


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