Se non paghi il bollo auto entro i termini rischi grosso: ecco le conseguenze e le modalità per porre rimedio

Il bollo auto deve essere pagato da ogni automobilista secondo termini ben precisi, ma che succede se la scadenza prevista non viene rispettata? A quali rischi si va incontro? Scopriamolo insieme in questa breve guida pratica. 

 Tutti gli automobilisti ben conoscono il bollo auto, ovvero la tassa automobilistica gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, tranne le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna: infatti, come spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate, per esse la tassa in oggetto è gestita proprio da quest’ultima. 

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Di seguito intendiamo considerare una circostanza in cui l’automobilista farebbe bene a non trovarsi mai: che succede in caso di pagamento ritardato del bollo auto? E quali invece le conseguenze per coloro che non pagano per niente? E’ importante parlare di queste cose, perché anche per il bollo auto, come per tutte le imposte, vale la regola secondo cui l’omesso pagamento del dovuto espone a sanzioni pecuniarie.  

Insomma, le conseguenze possono essere piuttosto serie e di seguito, perciò, ne parleremo. Cosa si rischia in caso di mancato pagamento del bollo auto? Scopriamolo insieme.  

Bollo auto: quali sono i termini di pagamento? 

Vediamo subito quali sono gli aspetti di rilievo e i termini da ricordare e da fissare in calendario. Ricordiamo allora che il bollo auto: 

  • va pagato una volta all’anno; 
  • ha una scadenza che combacia con il mese di immatricolazione dell’auto; 
  • prevede tuttavia un margine di tolleranza quanto al pagamento e questo vuol dire che l’automobilista può pagare, senza subire sanzioni, entro l’ultimo giorno del mese posteriore a quello nel quale il bollo auto è dovuto. Perciò ad es. l’automobilista che ha immatricolato l’auto a maggio, potrà pagare entro fine giugno senza subire sanzioni; 
  • può includere proroghe quanto alle scadenze, ma ciò a discrezione della singola Regione di riferimento. 

Inoltre, è tenuto al pagamento del bollo auto il soggetto che risulta al PRA, nell’ultimo giorno del periodo d’imposta, proprietario o usufruttuario della vettura. Va da sé che si tratta di regole basilari in tema di bollo auto, che ogni automobilista dovrebbe ricordare onde evitare brutte sorprese. 

Bollo auto: cosa si rischia in concreto a non pagare? 

Veniamo al punto. L’automobilista che, per distrazione o volutamente, non paga il bollo auto rischia di vedersi recapitare una cartella esattoriale, il che certamente non è mai una bella notizia. A non pagare si rischia pure il pignoramento dei propri beni, come anche il fermo amministrativo del mezzo cui il mancato pagamento del bollo auto si riferisce, e ciò su iniziativa dell’agente per la riscossione esattoriale.  

Ciò bisogna ricordare a coloro che hanno dimenticato di pagare il bollo auto, se se ne rendono conto in ritardo e cercano dunque di capire qual è la mora per aver sforato la scadenza. D’altronde, le conseguenze sono ben precise e, come sopra accennato, anche l’omesso versamento del bollo auto è punito da sanzioni pecuniarie, vale a dire sanzioni tributarie incluse nel più ampio insieme delle sanzioni amministrative. 

L’automobilista non sarà informato da Agenzia delle Entrate o Regione: dovrà ricordare la data di scadenza in modo autonomo. Insomma, nessuna scusante e se non si paga, la conseguenza sarà la notifica presso la propria abitazione di un avviso di accertamento con tutte le sanzioni e gli interessi nel frattempo maturati.  

Una regola molto importante che l’automobilista deve ricordare è poi la seguente: le sanzioni crescono al crescere del ritardo nel pagamento del bollo auto. Perciò sarà comunque preferibile adempiere al più presto all’obbligo tributario. La sanzione pecuniaria consiste in una percentuale (crescente) della tassa da versare. 

Nel caso più grave, ovvero quello del pagamento del bollo auto con oltre due anni di ritardo rispetto alla scadenza, l’interessato dovrà versare delle sanzioni uguali al 30% dell’ammontare originario più gli interessi. 

Però entro il primo anno dalla scadenza del bollo auto si può sfruttare l’agevolazione de cd. ravvedimento operoso che permette di ridurre le sanzioni in modo considerevole. Vedremo tra poco il caso della prescrizione, che fa venir meno il pagamento della sanzione.  

3 casi in cui non si deve pagare il bollo auto 

Lo abbiamo detto sopra e giova rimarcarlo: più cresce il ritardo, maggiori sono le sanzioni tributarie, ma è anche vero che, laddove il ritardo sia particolarmente prolungato, non serve più versare alcunché. Si tratta della prescrizione prevista dalla legge, che permette di non pagare i bolli auto di oltre 3 anni fa.  

Tuttavia, occhio ai tempi. Infatti al fine di calcolare senza sbagliare la prescrizione, l’automobilista deve partire dal primo gennaio dell’anno posteriore a quello in cui il bollo auto era dovuto. Pertanto, per fare un esempio pratico, se è il bollo auto si riferisce al 2022, la prescrizione si avrà non prima del 31 dicembre del 2025. 

Altro caso di esclusione del pagamento del bollo auto è quello dell’automobilista che vende l’auto prima della scadenza del pagamento della tassa automobilistica. 

Ancora, il bollo auto non è dovuto dal periodo d’imposta posteriore a quello nel quale si ha la radiazione del veicolo dal PRA o un furto, e in quest’ultima ipotesi l’automobilista deve sempre annotare al PRA la perdita di possesso.   

Rischi legati al mancato pagamento del bollo auto 

Cosa rischia dunque un automobilista che non paga il bollo e non si ricorda di farlo (o non vuole)? Ebbene in questi casi, egli riceverà la notifica dell’avviso di accertamento da parte della Regione o dell’Amministrazione finanziaria, che indicherà di pagare l’imposta più le sanzioni del 30% e gli interessi. Ma attenzione perché se questo atto giunge all’automobilista dopo tre anni, non sussiste comunque più l’obbligo di pagare, essendo scattata la suddetta prescrizione.  

Il rischio concreto è anche quello di vedersi recapitare, in seguito all’avviso, la cartella esattoriale da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione, anche se è vero che entro 60 giorni dalla notifica della cartella è possibile fare ricorso o comunque domandare una dilazione di pagamento del dovuto.  

Infine nel caso in cui l’automobilista non versi la cifra dovuta complessivamente, entro 60 giorni la cartella diviene definitiva e di fatto lo Stato può procedere a iscrivere fermo amministrativo su una vettura di proprietà oppure può scegliere il pignoramento dei beni o del c/c. Quindi per concludere è sempre buona regola ricordarsi di pagare il bollo auto con tempestività. 


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