Parte il censimento dei beneficiari del Reddito di cittadinanza occupabili: il governo stringe le fila

Comincia l’iter che nelle prossime settimane assegnerà un impiego o comunque una proposta di lavoro utile a terminare l’erogazione del RDC.

Entro pochi mesi saranno molti coloro che potrebbero perdere l’assegno del reddito di cittadinanza.

reddito di cittadinanza
Economiablog

I fortunati che verranno messi nelle condizioni di trovare lavoro riceveranno un modulo web da compilare con titolo di studio, esperienze lavorative, situazione familiare. Questi dati saranno condivisi anche con le agenzie private di collocamento e incrociati con le offerte di lavoro e formazione disponibili.

Si prevede in particolare che per il 2023 i percettori del RDC in grado di lavorare abbiano un sostegno economico per un massimo di sette mesi. Si tratta di una novità utile al Governo per cominciare a togliere i fondi per un sostegno percepito come troppo assistenziale che dovrebbe essere poi completamente eliminato nel 2024.

Chi non perde il beneficio pieno del Reddito di Cittadinanza? Le eccezioni e le agevolazioni per chi assume

La novità dal punto di vista finanziario comporta un risparmio di spesa che solo per quest’anno ammonta a circa 950 milioni di euro. In vista di un nuovo strumento di contrasto alla povertà che sostituirà il Reddito di cittadinanza, si continuerà a erogare in modo pieno il sostegno economico ai nuclei familiari con: minori, persone disabili, persone di età pari o superiore ai 60 anni.

Nei prossimi giorni i centri dell’impiego invieranno ai percettori del Rdc i moduli da compilare ed entro sei mesi potrebbero già essere 600 mila coloro che avranno ottenuto un lavoro o avranno rinunciato al sussidio. Per incentivare le assunzioni ai datori di lavoro privati che quest’anno assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato i beneficiari del Rdc, è riconosciuto l’esonero completo dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico.

Tra coloro che perderanno il Reddito di cittadinanza c’è oltre chi rifiuterà un’offerta di lavoro anche coloro che non frequenteranno i corsi di formazione assegnati. Per i beneficiari tra i 18 ai 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico, infatti l’erogazione del Reddito è subordinata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione di primo livello.


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