Superbonus villette e quoziente familiare: la verità sul nuovo calcolo

Il Superbonus villette scenderà al 90% nel 2023 e potranno avervi accesso le famiglie che rispetteranno un determinato limite reddituale. Scendiamo nei dettagli.

Per accedere al Superbonus villette 90% sarà necessario avere un reddito inferiore a 15 mila euro. Il calcolo sarà legato al quoziente familiare, vediamo come funziona.

Superbonus quoziente familiare
Economiablog.it

Il Governo Meloni ha modificato il Superbonus 110% abbassando l’aliquota prima del previsto. A partire dal 24 novembre 2022, infatti, la misura passerà al 90% e sarà così per tutto il 2023. Solo chi inizierà i lavori – con presentazione della CILA – entro la citata data potrà usufruire del 110% così come chi ha già cominciato gli interventi di riqualificazione energetica. Queste decisioni sono state inserite nel Decreto Aiuti Quater insieme a diversi altri interventi. Citiamo l’innalzamento del limite dei contanti a 5 mila euro, il via libera alle trivellazioni per la produzione dei gas naturale e i benefit aziendali alzati a 3 mila euro.

Ritornando al Superbonus, un capitolo a parte è dedicato alle famiglie che intendono effettuare i lavori di riqualificazione sulle villette. Potranno avere accesso alla misura con aliquota del 90% solamente coloro che rispetteranno il requisito reddituale di 15 mila euro, importo calcolato tenendo conto del quoziente familiare.

Superbonus 90% e quoziente familiare, come si calcola

La soglia di 15 mila euro viene aumentata in base al quoziente familiare per determinare chi ha accesso al Superbonus villette 90%. Il calcolo prende come riferimento il reddito calcolato dividendo la somma di tutti i redditi posseduti per un numero di parti stabilito nella Tabella di riferimento. I redditi sommati sono quelli appartenenti al contribuente, al coniuge, al soggetto parte di unione civile  o convivente con il contribuente e ai familiari presenti nel nucleo familiare con riferimento all’anno precedente quello del sostentamento della spesa.

Per quanto riguarda il numero di parti si conta 1 per il contribuente e si aggiunge 1 se nel nucleo c’è un coniuge, una persona convivente oppure la parte di un’unione civile. In caso di presenza di familiare diversi dal coniuge (per esempio i figli), si aggiungerà 0,5 per un solo familiare, 1 per due familiari e 2 per tre o più componenti. Come accennato, i redditi da considerare sono quelli dell’anno precedente all’invio della domanda di accesso alla misura.

Limiti reddituali nello specifico

La soglia limite è di 15 mila euro con contribuente singolo e di 30 mila euro sommando redditi del contribuente e del coniuge (o convivente o parte dell’unione civile). Per ogni altro componente, invece, si aggiungono 7.500 euro. Ponendo il caso, ad esempio, di una famiglia con un solo figlio, la soglia da non superare sarà di 37.500 euro.


    Impostazioni privacy