INPS e domanda di pensionamento 😯 l’ente non fa sconti e aumentano i rischi

Una circolare INPS chiarisce un dettaglio fondamentale per ottenere un esito positivo ad una domanda di pensionamento. L’ente non fa sconti a nessuno.

La normativa è chiara, per poter ottenere l’assegno pensionistico occorrerà aver maturato i requisiti anagrafici e contributivi prima dell’inoltro della domanda di pensionamento.

INPS pensioni
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Il sistema pensionistico italiano consente l’accesso alla pensione seguendo diverse strade. Ogni percorso prevede il raggiungimento di specifiche condizioni per poter lasciare il mondo del lavoro e ricevere l’assegno pensionistico. La maggior parte delle forme di pensionamento richiedono requisiti anagrafici e contributivi. La pensione di vecchiaia, ad esempio, si raggiunge con 67 anni di età e 20 di contributi; la pensione ordinaria anticipata con 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne; Opzione Donna prevede il raggiungimento di 58 anni di età e 35 di contributi e così via. La normativa è chiara – e prossima ad un cambiamento (probabilmente) con la Legge di Bilancio 2023 – ma il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha voluto chiedere all’INPS un chiarimento riguardante la regolarizzazione di alcune pensioni.

INPS, la risposta alle interrogazioni nella Circolare 110

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha risposto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare 110 del 7 ottobre 2022. La questione da risolvere riguardava la decorrenza delle pensioni in fase di liquidazione a carico della Gestione speciali per i lavoratori autonomi. Nello specifico, il Ministero ha chiesto cosa accade in caso di regolarizzazione dei requisiti successivamente alla domanda di pensionamento sia che si tratti di pensione anticipata che di vecchiaia.

Partiamo dal presupposto che la decorrenza della pensione scatta il primo giorno del mese successivo all’inoltro delle richiesta di pensione. Questo a condizione che tutte le condizioni siano soddisfatte prima dell’invio. Di conseguenza l’assegno non verrà erogato fino alla maturazione dei requisiti che potrà avvenire anche successivamente alla richiesta di pensionamento.

Dalla regolarizzazione all’assegno pensionistico

In caso di difetto contributivo la pensione non verrà erogata. Il richiedente potrà, però, regolarizzare la propria posizione contributiva dopo l’inoltro della domanda versando quando dovuto. Non appena il requisito contributivo verrà soddisfatto, solo allora scatterà la decorrenza della pensione esattamente dal primo giorno del mese successivo alla maturazione delle condizioni di accesso. Se la regolarizzazione non dovesse esserci, il lavoratore non percepirà nessuna pensione.


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