Boom stipendi: aumenti fino a 435 euro in busta paga

I sindacati spingono per i rinnovi contrattuali, che dovrebbero avvenire prima dell’estate, provocando un boom stipendi.

All’inizio dell’estate 2023 ci saranno importanti novità per alcune categorie di lavoratori. Queste saranno il frutto del pressing e del duro lavoro fatto dai sindacati, che spingono perché avvengano i rinnovi contrattuali tanto attesi. Così facendo, alcuni lavoratori avranno un corposo aumento in busta paga: si parla di incrementi per 435 euro.

boom stipendi: pioggia di monete
Canva – Economia blog

La crisi economica e l’aumento del tasso di inflazione sono stati un vero flagello per le famiglie italiane, che si sono trovati a fare i conti con gli incrementi di prezzi e stipendi, corrosi del loro potere di acquisto.

Per fortuna, nel 2023, si parla di un rallentamento del tasso di inflazione. Ma l’aumento dei costi di alcuni prodotti e servizi rimarrà invariato. Tanto si sa: i pezzi aumentano e non diminuiscono mai.

Dunque, l’unico modo per risolvere il problema di milioni di famiglie italiane e quello di ritoccare gli stipendi. Per questo motivo, il governo ha deciso di intervenire con le deduzioni in busta paga. Ma, in Europa, l’Italia è ancora il paese con gli stipendi al di sotto della media.

Boom stipendi: da 200 a 435 euro in più in busta paga

Le richieste avanzate dai sindacati dei lavoratori, per adeguare gli stipendi al costo della vita, prevede un vero e proprio boom stipendi da 200 a 435 euro in più in busta paga.

In specifici casi, oltre all’aumento della retribuzione netta, si passerà anche ad una richiesta di riduzione dell’orario di lavoro che potrebbe essere di 35 ore a settimana. Inoltre le associazioni di categoria intendono chiedere che vengano rispettati i turni e orari più flessibili e che avvenga l’adeguamento degli importi dei buoni pasto che al momento non sono sufficienti a coprire un pranzo completo.

Per la categoria di lavoratori metalmeccanici, per giugno 2023, è previsto un aumento di €80 in busta paga che avverrà per effetto dell’indicizzazione automatica.

Mai i sindacati chiedono un intervento che va di là degli adeguamenti automatici. La richiesta parte da un minimo di €200 lordi per gli operai delle occhialerie. Si tratta di un settore che impiega circa 18.000 lavoratori dipendenti.

Mentre per i lavoratori dipendenti e ombrelli inquadrati nel terzo livello, i sindacati avanzano una richiesta di €220 lordi. In questo caso, si tratta di un settore che impiega mediamente 56.000 lavoratori.

Infine, la richiesta più alta è stata avanzata per i lavoratori del settore bancario e alimentare per i quali è stato chiesto un incremento in busta paga di 435 euro lordi.

In questo caso, l’aumento interesserà 270.000 lavoratori solo nel comparto bancario.


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