Ancora una banca americana in grave crisi: altro crac in arrivo come per SVB? Ecco qual è e i numeri che spaventano

La crisi delle banche sta tenendo banco in queste settimane e se in Europa non si può essere troppo tranquilli, negli Usa si sta manifestando lo spettro di una nuova SVB.

Un periodo di certo non roseo per il mondo della banche, un luogo sul quale nel recente passato i correntisti potevano fare affidamento quasi ad occhi chiusi.

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Oggi invece occorre molta prudenza nello scegliere l’istituto di credito in cui inserire i propri risparmi: il crac del 2008 insegna e le recenti vicende SVB e Credit Suisse ricordano ancora una volta che chi intende aprire un conto corrente o spostare il proprio patrimonio da un banca all’altra, deve prima informarsi bene sulla solidità finanziaria dell’istituto o banca a cui andrà a rivolgersi.

Secondo gli esperti di economia e mercati, lo stato attuale delle banche sembra essere più pericolante per quelle USA rispetto a quelli del vecchio continente, ma la cosa non può rasserenare del tutto perché in verità tutto il sistema bancario globale presenta più o meno evidenti interconnessioni.

In questi ultimi giorni l’attenzione si è spostata verso un’altra banca americana che presenta segnali di chiara fragilità: si tratta di Charles Schwab Bank, che si trova infatti nell’occhio del ciclone per la fuga dai depositi e i timori di perdite sui bond. Tuttavia secondo gli osservatori più attenti non sembra all’orizzonte un esito simile a quello di Silicon Valley Bank. Vediamo più da vicino.

Charles Schwab Bank in crisi? Secondo gli esperti non c’è il rischio di un nuovo crac come per SVB: il motivo

Dicevamo in apertura delle interconnessioni tra istituti di diversi continenti, e di certo non può essere irrilevante la notizia della bufera Deutsche Bank che dal giorno del crac della Silicon Valley Bank ha registrato un forte calo in borsa, seguita peraltro da altri big europei come la francese Societé Generale. Tornando al contesto americano, che interessa notevolmente anche le banche europee per i potenziali effetti domino delle crisi bancarie, abbiamo accennato alla situazione difficile della banca Charles Schwab – non una banca piccola ma la decima americana.

Due i fattori di rischio crac per questo istituto: da un lato la vistosa fuga dai depositi, dall’altro le perdite potenziali sui bond in portafoglio, ovvero elementi che hanno generato preoccupazione circa l’effettiva tenuta di Charles Schwab Bank. Gli esperti temono un possibile caso analogo a quello di SVB, che getterebbe ulteriore benzina sul fuoco in un contesto come quello bancario – attualmente già al centro di incertezza e incognite per il futuro.

Tuttavia, vi sarebbe una differenza sostanziale ad impedire il fallimento, come invece è stato per la Silicon Valley Bank. Ci riferiamo all’importante liquidità su cui Charles Schwab Bank può contare, anzi un eccesso di liquidità cui si somma l’80% dei depositi garantiti. Tuttavia i numeri spaventano e, come si sa, nel mondo della finanza e dei mercati essi costituiscono la ‘cartina tornasole’ di una situazione.

Charles Schwab Bank in crisi? I numeri non fanno tuttavia restare troppo ottimisti

Non tutti avranno già sentito parlare dell’americana Charles Schwab Bank, ma il suo peso specifico nel sistema bancario statunitense è evidente. Come accennato, si tratta della decima banca Usa, facente parte dell’omonimo gruppo finanziario leader nel brokeraggio azionario, e se, per ragioni legate alla forte liquidità, non è oggi nelle condizioni di SVB, tuttavia in queste settimane sta tenendo i mercati col fiato sospeso – un po’ come sta succedendo in Europa con Deutsche Bank.

Sulla ragione della tensione non vi sono dubbi. Le citate fughe dai depositi come anche le perdite potenziali sui bond non danno di certo garanzia di stabilità ma tutt’altro, perché da inizio 2023 questa banca:

  • perde 20 miliardi di dollari ogni mese a livello di depositi;
  • patisce minusvalenze latenti sul portafoglio titoli che al termine dello scorso anno erano pari a circa a 15 miliardi di dollari e che ora sarebbero cresciute fino a 20 miliardi, vale a dire più del doppio del patrimonio corrispondente a quasi 8 miliardi.

Insomma, anche chi non è un esperto di economia e mercati, può agevolmente comprendere che Charles Schwab Bank sia in una situazione se non prossima al fallimento, quanto meno molto complicata e di difficile soluzione. Anzi, non sorprende perciò che, in dette condizioni, Charles Schwab Bank abbia perso in Borsa dall’inizio del mese di marzo più del 30%.

Ecco perché, in conclusione, al momento non si può essere davvero sicuri della tenuta di questa banca americana, anche perché il virus della sfiducia nei mercati può fare danni molto ingenti in brevissimo tempo.


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