Pensione anticipata lavori usuranti: messaggio Inps che fuga ogni dubbio su requisiti, modalità e termine per fare domanda

In tema di pensione anticipata lavori usuranti, un recente messaggio Inps fa chiarezza ed illustra requisiti di accesso alla prestazione e modalità per fare domanda.

Un importante data deve essere segnata in calendario da parte di una non ristrettissima fetta di lavoratori ed è il primo maggio 2023. Infatti entro quel giorno dovrà essere fatta la domanda per il riconoscimento delle mansioni usuranti ai fini dell’accesso all’agevolazione della pensione anticipata.

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Lo ricorda l’istituto di previdenza in un recente messaggio, il n. 1100 del 21 marzo scorso, nel quale ha colto l’occasione anche per dare utili istruzioni e ragguagli ai fini della corretta presentazione della richiesta nel termine indicato.

Onde sgomberare subito il campo da possibili dubbi, ricordiamo che le citate domande di riconoscimento dell’effettuazione di lavori particolarmente faticosi e pesanti, si riferiscono a quei lavoratori che matureranno i relativi requisiti nell’anno 2024. Pertanto si tratta di una domanda che va fatta in data anteriore al periodo di conseguimento del requisito contributivo e anagrafico. Vediamo più da vicino.

Domanda pensione anticipata lavori usuranti: i requisiti

Se ci si chiede chi sono coloro che possono fare domanda Inps per accedere alla pensione anticipata e agevolata per attività particolarmente usuranti, indichiamo di seguito i potenziali beneficiari con i relativi requisiti:

  • lavoratori impegnati in attività molto usuranti, dipendenti addetti alla linea catena, conducenti di mezzi per il servizio pubblico di trasporto collettivo con anzianità a livello di contributi di almeno 35 anni e:
    • se lavoratori subordinati, con un’età di almeno 61 anni e 7 mesi, fermo restando l’ottenimento di quota 97,6;
    • oppure, se lavoratori autonomi, di un’età almeno pari a 62 anni e 7 mesi, fermo restando l’ottenimento di quota 98,6. Per ‘quota’ si deve intendere in questo caso e in quelli sotto esposti la somma dell’età e dell’anzianità contributiva.
  • lavoratori notturni a turni al lavoro per almeno 78 giorni di lavoro all’anno, che ottengono i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e che possono aver diritto al trattamento pensionistico anticipato soltanto se con i requisiti generali visti nel primo punto e applicati anche ai lavoratori impegnati in mansioni assai faticose e pesanti.
  • lavoratori in attività da 64 a 71 giorni lavorativi ogni anno, aventi un’anzianità contributiva uguale ad almeno 35 anni e:
    • se lavoratori alle dipendenze, con un’età minima di 63 anni e 7 mesi, fermo l’ottenimento di quota 99,6;
    • o, se autonomi, di un’età uguale ad almeno di 64 anni e 7 mesi, fermo restando il conseguimento di quota 100,6.
  • lavoratori in attività da 72 a 77 giorni lavorativi ogni anno, con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e:
    • se dipendenti, di un’età minima uguale ad almeno 62 anni e 7 mesi, fermo restando l’ottenimento di quota 98,6;
    • o, se lavoratori autonomi, di un’età uguale a 63 anni e 7 mesi, con il contestuale ottenimento di quota 99,6.
  • lavoratori notturni che esercitano attività per lassi di tempo pari all’intero anno lavorativo. Essi debbono avere i requisiti generali che valgono per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente faticose e pesanti, di cui al primo punto.

In ogni caso si tratta dei lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l’accesso alla pensione anticipata dal primo gennaio al 31 dicembre 2024.

Modalità per fare domanda e conseguenze in caso di mancato rispetto del termine

La richiesta di riconoscimento del beneficio pensione anticipata deve essere fatta online, corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima utile al completamento della procedura. E’ importante notare quanto segue: la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio dopo il termine del primo maggio 2023 implicherà lo spostamento della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato corrispondente a:

  • un mese, per un ritardo della presentazione al di sotto o uguale a un mese;
  • due mesi, per un ritardo della presentazione maggiore di un mese e al di sotto di tre mesi;
  • tre mesi, per un ritardo della presentazione uguale o maggiore di tre mesi.

Attenzione anche al seguente punto: in ogni caso le lavoratrici e i lavoratori che mirano a conseguire il riconoscimento delle attività usuranti esercitate, dovranno poi fare una domanda ad hoc per il pensionamento, in modo da conseguire la pensione anticipata o agevolata.

In ogni caso, per maggiori informazioni a riguardo, invitiamo i lavoratori interessati a sfruttare questo canale preferenziale di accesso alla pensione, a leggere nel dettaglio i contenuti del messaggio Inps n. 1100 del 21 marzo scorsodisponibile in questa pagina.


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