Vacanze, estate e viaggio: occhio alla prenotazione, c’entra l’aereo

La prenotazione delle vacanze estive che si legano al viaggiare in aereo richiede attenzione: un aspetto importante va approfondito, ecco i dettagli in merito

Prenotare le vacanze estive, se le destinazioni si legano a viaggiare in aereo, è un aspetto su cui soffermarsi.

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A lungo si è parlato dei voli cancellati e delle difficoltà vissute da parte dei viaggiatori, elementi che potrebbero non esser giunti a termine. DI recente, talune compagnie aeree hanno già cancellato, rispetto alle vendite, cinquecento voli al giorno. Voli che si prevedevano durante il semestre di picco di tale anno, che coincide con le vacanze estive, per quanto concerne l’Europa.

Come si legge su Money, è probabile che il numero di frequenze cancellate possa crescere via via nelle settimane a venire. Si tratta di un aspetto che emerge a proposito dell’analisi del Corriere circa i numeri di Airline Data Inc. Ciò, in merito all’evoluzione della programmazione di ogni linea aerea del continente.

Sono dati che non fanno ben sperare e che andrebbero a confermare le problematiche che hanno avuto luogo nell’estate dell’anno scorso. Ovvero, voli cancellati all’ultimo istante, scioperi, lunghe attese negli aeroporti e così via.

Per tale ragione è opportuno usare prudenza in merito alle destinazioni oggetto di scelta per le prossime vacanze estive.

Vacanze e prenotazione: alcuni aspetti da sapere circa mete che necessitano di volo aereo

Dunque, la scelta di mete da raggiungere mediante volo aereo, in ottica prossime vacanze estive, potrebbe risultar non una buona idea. E ciò dal momento che potrebbero aver luogo nuovamente i problemi avvenuti l’estate scorsa.

E in tal senso, vi sono già alcune avvisaglie.

Di recente infatti i vettori europei hanno cancellato dai canali di vendita più di novantamila voli programmati per aprile – settembre. Su per giù, si parla di 11.4 milioni di sedili solo nei collegamenti dentro il continente dell’Europa.

Eliminato il 2.6 per cento rispetto al totale dei decolli previsti. Un numero maggiore della media storica e in linea con quelle avvenuto l’anno scorso, da marzo e sino ad ottobre.

Quali le destinazioni maggiormente colpite? Sembrerebbero essere le medesime della volta precedente. Ovvero Regno Unito, Francia, Olanda, Germania.

Si legge della spiegazione da parte degli addetti ai lavori che quantomeno altri centomila voli programmati (giugno – settembre) sarebbero a rischio eliminazione nei giorni a venire. L’attenzione si concentra su quelli di giugno e luglio. 

Ottimo periodo per la partenza, ma anche quello che nel 2022 ha registrato la cancellazione di migliaia di voli in relazione alle principali compagnie. Dunque Air France – Klm e Lufthansa. Holding Ian, easyJet, e ancora Ryanair e Wizz Air. Nel totale, 2.83 per cento (giugno), 1.84 per cent (luglio), rispetto ai voli.

Quali le opzioni?

A proposito delle vacanze e dell’aereo, ecco come risparmiare sui voli: consigli e trucchi che non tutti sanno.

Tornado al punto, nel frattempo gli aeroporti iniziano ad assumere provvedimenti di vario tipo. Amsterdam, per esempio.

Scalo col record di code e lunghe attese, e anche con richieste legate al non presentarsi più al terminal. Qui vi è stata la richiesta ai vettori del taglio del cinque per cento dei voli a maggio. Soprattuto quelli inerenti la mattina.

Al fine della riduzione dei disagi, talune compagnie aeree hanno optato per aver pronti, qualora servisse, più velivoli e personale. 

Pure nel Nord America si prevedono piani di mitigazione. In quel di gennaio, l’amministratore delegato di United Airlines ha fatto cenno alla vendita di biglietti da parte delle “compagnie statunitensi”. Nel dettaglio in merito ai voli i quali “non saranno in grado di operare”.

Aggiungendo inoltre che United ha scelto di avere il dieci per cento in più di piloti ed assistenti di volo. Ed un quarto dei velivoli in standby.


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