Nuove regole disabilità 2023: 2 decreti ad hoc in arrivo, come cambierà l’accertamento invalidità – handicap

Nei prossimi mesi sono attese varie novità sul fronte disabilità e normativa ad hoc. Lo ha chiarito nuovamente la Ministra per le Disabilità, nel corso della audizione presso la commissione Sanità e Lavoro del Senato il 21 febbraio. Quali sono le linee programmatiche del suo ministero? Quali aggiornamenti ci attendono?

Molte novità in arrivo per quanto riguarda il settore della disabilità e le relative norme di tutela delle persone con un handicap acclarato.

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Economia Blog

E’ stata la Ministra per le disabilità, recentemente in audizione al Senato, ad indicare le linee di programma del suo lavoro nei prossimi mesi, evidenziando in particolare che al momento sono in corso di redazione due bozze di decreto che condurranno ad una revisione delle valutazioni circa l’accertamento dell’invalidità – handicap.

In particolare sono attesi vari provvedimenti per l’attuazione della legge delega per la disabilità, come spiegato dalla Ministra la quale ha recentemente colto l’occasione anche per dichiarare pubblicamente che la citata attuazione si compirà per il tramite del varo di cinque distinti decreti legislativi, cui l’Esecutivo sta lavorando in questo periodo. Cerchiamo di seguito di fare chiarezza e di capire che cosa dobbiamo aspettarci di nuovo nei prossimi mesi.

5 decreti legislativi in tema di disabilità e l’orizzonte temporale di lavoro

Abbiamo appena detto che le istituzioni sono al lavoro per emanare cinque decreti legislativi diversi, che intendono aggiornare e rinnovare le regole sulla disabilità, le quali continuano ad avere il loro pilastro fondamentale nella legge 104. Ebbene tre di questi d. lgs. sono già stati trasmessi alle altre amministrazioni statali coinvolte, per l’acquisizione dei cosiddetti concerti: si tratta in particolare dei provvedimenti che giungeranno per primi all’esame delle commissioni. Questi provvedimenti attengono alle seguenti materie:

  • il tavolo istituzionale per l’individuazione dei LEPS (livelli essenziali delle prestazioni sociali);
  • la riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità;
  • l’istituzione del garante sui diritti delle persone con disabilità.

Ma è vero che gli altri due schemi di decreto sono quelli che di più chiariscono il cambio di prospettiva che l’Esecutivo vuole adottare in tema di disabilità e regole di tutela. Li vedremo tra poco. La Ministra ha inteso specificare altresì che nel secondo trimestre del 2024 è la scadenza dell’orizzonte temporale di lavoro. Si tratta di quanto indicato nel PNRR.

Ecco quali sono i due decreti più innovativi sul fronte disabilità: la riforma in arrivo e l’obiettivo

Lo abbiamo appena accennato: vi sono un paio di provvedimenti, su cui il Governo sta lavorando, che spiccano per innovazione rispetto alle attuali regole. Ci riferiamo a quello relativo all’accertamento della condizione di disabilità e alla revisione dei processi valutativi di base della disabilità e a quello sulla valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione del progetto di vita individuale, personale e partecipato.

La revisione dei criteri è doverosa se pensiamo che, grazie alla riforma varata grazie a questi due decreti legislativi, avremo un opportuno cambio di rotta sull’accertamento dello stato di disabilità, il quale porterà a superare l’attuale sistema che fonda il riconoscimento di questa condizione di svantaggio su una percentuale di invalidità in rapporto a tabelle che risalgono al 1992, l’anno del varo della notissima legge 104.

Finalità dell’azione del Governo, sul fronte della tutela della disabilità, è dunque spostare l’attenzione e l’oggetto stesso della procedura di accertamento dalle tabelle all’aspetto funzionale della persona. Per questa via l’accertamento sarà dunque maggiormente calibrato sul caso concreto.

Classificazione internazionale del funzionamento (ICF) e iter unico per accertare invalidità – handicap

Si profila dunque l’applicazione dei criteri di cui alla legge delega per le disabilità, con la prossima adozione della Classificazione internazionale del funzionamento (ICF) e l’introduzione di una definizione di “profilo di funzionamento” corrispondente alla classificazione ICF stessa e alle disposizioni della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Non solo. All’orizzonte abbiamo anche un altro obiettivo da raggiungere, ovvero semplificare – tramite decreto ad hoc – gli aspetti più burocratici correlati al riconoscimento delle condizioni di disabilità. Ciò vuol dire che la linea sarà quella di adottare una sola procedura di accertamento invalidità-handicap, grazie all’unificazione delle procedure di accertamento di invalidità civile, sordità, cecità civile, sordocecità, e legge 104. Sicuramente una novità sostanziale che, se da un lato contribuirà a sburocratizzare le regole sulla tutela della disabilità, dall’altra aiuterà ‘addetti ai lavori’ e cittadini ad orientarsi meglio nel settore.

Infine, sono attese anche novità sul fronte delle tutele per i caregiver familiari, ovvero quelle figure che prestano assistenza continuativa a persone non autosufficienti. Il Ministero per le disabilità ha annunciato il lancio di un tavolo di lavoro ad hoc, per dare nuove risposte e tutele mirate anche alle persone che supportano i disabili. Questo perché il Ministero ritiene che la definizione attuale sul piano normativo non è sufficiente e serve a poco se non è collegata ad un sistema integrato di garanzie e forme di sostegno. Peraltro su questo l’Onu ha sollecitato un aggiornamento della legislazione in materia, quindi prossimamente è lecito aspettarsi novità anche su questo piano.


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