Bonus 2023 con ISEE e senza: tutte le possibili agevolazioni e sconti

La difficile situazione economica delle famiglie ha spinto il Governo a mantenere pressoché inalterato il quadro dei Bonus. Anzi, ritoccando alcune misure.

Difficile possa realmente essere il 2023 l’anno della ripartenza. Gli auspici post-pandemici, infatti, si scontrano con la realtà dei fatti, ancora troppo complicata per poter parlare di una vfera e propria risalita della china.

Bonus 2023
EconomiaBlog

E lo dimostra anche il fatto che, nonostante si fosse a più riprese ipotizzata la possibilità di accantonare la politica dei sostegni tramite bonus, anche l’ultima Legge di Bilancio li abbia confermati pressoché in blocco. Con l’accortezza, tuttavia, di predisporre una riduzione progressiva da qui ai prossimi anni. Sempre che, chiaramente, vi siano realmente i presupposti per abbandonare una strategia di detrazione e agevolazione fiscale su diversi ambiti di intervento che va avanti ormai da qualche anno. In questo senso, piuttosto eloquente è l’analisi dell’Osservatorio INPS sulle Dichiarazioni Sostitutive Uniche e Isee. La quale evidenzia come, fra le famiglie che hanno presentato una Dsu nel 2021, addirittura il 56% ha dichiarato un reddito inferiore a 10 mila euro. Un’incidenza più marcata al Sud (44%) rispetto che al Nord (37%), comunque abbastanza per far scattare un campanello d’allarme. E, naturalmente, rivalutare quelle strategie che avrebbero voluto un rimpiazzo troppo sbrigativo dei sostegni diretti.

In sostanza, stando così le cose, la maggior parte delle famiglie italiane (almeno con riferimento a coloro che una dichiarazione Isee l’hanno presentata) necessita ancora di forme di agevolazione. Si parla, in particolare, di detrazioni fiscali sui costi sostenuti, ad esempio su interventi edilizi piuttosto che sulle sostituzioni degli impianti e degli elettrodomestici. In alcuni casi, a discrezione delle varie aziende, sarà possibile beneficiare di sconti diretti in fattura. Altre agevolazioni riguardano direttamente il piano fiscale, con prestazioni mirate su quei nuclei familiari il cui valore Isee non supera i 15 mila euro, considerata la soglia spartiacque tra una condizione di difficoltà economica e di stabilità. In tali situazioni, gli ammortizzatori sociali costituiscono un benefit fondamentale, al pari degli sgravi fiscali previsti sui pagamenti. Col reddito a fare da ago della bilancia circa l’accesso o meno a un determinato bonus.

Bonus e agevolazioni: quali detrazioni spettano nel 2023

Se il riferimento è alle condizioni reddituali dei contribuenti, le prime e più importanti misure agevolative previste sono quelle direttamente connesse al reddito. Nello specifico, quei sostegni mirati volti a livellare la capacità di spesa (e di regolarità fiscale) delle famiglie. In questo senso, la Legge di Bilancio ha confermato l’Assegno unico universale, introdotto in forma piena un anno fa (marzo 2022) dopo una prima fase di sperimentazione e pronto al rinnovo automatico il mese prossimo. La condizione essenziale è la presenza di una domanda accolta e in corso di validità al 28 febbraio. Va da sé che i beneficiari saranno tenuti a ogni modo a presentare una Dsu riferita al 2023. Al momento, l’importo si attesta su 175 euro al mese circa per coloro con Isee non superiore a 15 mila euro. A partire dal 2024, tuttavia, l’Assegno aumenterà del 50% per i figli fino al compimento di un anno di età, con riconoscimento fino al terzo a partire dal terzo figlio in poi. I nuclei familiari con maggior prole, riceveranno una maggiorazione pari a 100 euro mensili, con incremento a 150 euro.

Asili Nido e Bonus sociale

Restando alle famiglie con figli, la Legge di Bilancio ha lasciato inalterato anche il bonus relativo alle rette degli asili nido. Sulla base di un Isee non superiore a 25 mila euro, i nuclei familiari riceveranno un rimborso massimo fino a 3 mila euro. Per coloro con Isee fino a 40 mila euro, l’agevolazione spetterà nella misura di 2.500 euro, con quota minima (1.500) prevista per i redditi superiori. Continuerà a essere erogato, sempre in base alla propria dichiarazione reddituale, il Bonus sociale destinato ad ammortizzare i costi delle bollette. In questo senso, la soglia Isee è stata alzata da 12 mila a 15 mila euro (20 mila per le famiglie con quattro o più figli). Lo sconto in bolletta è previsto anche per i percettori di Reddito o Pensione di Cittadinanza. Inclusi anche i nuclei familiari con presenza di un componente disabile. In quest’ultimo caso, sarà necessaria la presentazione di un’apposita domanda. Nelle altre circostanze, lo sconto sarà previsto in automatico.

Esenzione ticket sanitario

In riferimento ai contribuenti in condizione di invalidità, il Governo ha confermato le regole di esenzione per il ticket sanitario, relativa alle visite specialistiche e agli esami diagnostici. L’esonero totale dai pagamenti è previsto anche in caso di gravidanza. Negli altri casi, sarà il reddito a determinare il quadro di esenzione, oltre che l’età del soggetto. I cittadini under 6 e over 65, ad esempio, nel caso in cui facciano parte di un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore o pari a 36.151,98 euro annui, saranno esentati dal pagamento. Lo stesso vale per disoccupati e familiari a carico, purché il reddito familiare sia inferiore a 8.263,31 euro (11.362,05 in caso di coniuge a carico). Esenti anche i titolari di pensione sociale e i percettori dell’Assegno sociale (e relativi familiari a carico).

Bonus per i giovani

Per quanto riguarda i contribuenti più giovani, il Governo ha disposto una serie di prestazioni volte a favorire la spesa e, al contempo, la formazione di nuovi nuclei familiari. Per gli under 31, ad esempio, è stato mantenuto il Bonus affitti, con riferimento ai redditi non superiori a 15.493,71 euro. Tale agevolazione, tuttavia, è valida esclusivamente per gli immobili presso i quali è stata trasferita la residenza. Dallo scorso anno, inoltre, la detrazione è prevista anche per i casi di locazione riferita a una singola porzione dell’unità immobiliare (in caso di una stanza in affitto per esempio). Al momento, la Misura Unica Affitto è valida fino al prossimo 31 dicembre. Saranno tuttavia i Comuni di residenza a disporre l’apertura dei bandi e a determinare i requisiti di accesso.

Detrazioni per la casa

Occhio anche ai bonus destinati alle abitazioni. Al momento, il Superbonus vive una fase di incertezza. Ma, sulla base di quanto previsto in Legge di Bilancio, la misura è teoricamente vigente anche per l’anno in corso. La detrazione al 110% scenderà al 90% ma sarà utilizzabile anche per la ristrutturazione di villette (per nuclei familiari con Isee non superiore a 15 mila euro). Attivi anche l’Ecobonus per l’aggiornamento energetico dell’edificio (65% di detrazione), oltre al Bonus Mobili, da utilizzare nell’ambito delle suddette misure oppure annesso al Bonus ristrutturazione, con detrazione Irpef del 50% su una spesa massima di 8 mila euro.


    Impostazioni privacy