Polizza Rc auto, 2 opzioni da considerare in caso di passaggio di proprietà: come funziona l’assicurazione

In caso di passaggio di proprietà di un’auto usata, il compratore deve prestare particolare attenzione alla polizza di assicurazione. Come funziona in questi casi? Le opzioni trasferimento della polizza e accensione di una nuova polizza Rc auto.

Le auto usate rappresentano una valida alternativa di vendita rispetto all’auto nuova, perché hanno un prezzo più basso rispetto a quelle nuove di fabbrica.

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A causa della svalutazione una macchina di seconda mano, anche seminuova e comunque in buono stato, permette di fare un affare conveniente. A condizione che si riesca a individuare l’auto giusta, evitando offerte in apparenza convincenti ma che nascondono alcune problematiche e insidie che un mezzo non più nuovo può avere.

Ebbene, tra le varie questioni emergenti quando si acquista un’auto usata, vi è quella dell’assicurazione obbligatoria, vale a dire della polizza Rc auto da intestare al compratore / nuovo proprietario. Vi sono diverse possibilità in gioco, come l’accensione di una polizza nuova e il trasferimento della stessa polizza dalla vecchia auto a quella nuova.

Affronteremo proprio questi due temi e perciò le domande sono: qual è il meccanismo dell’assicurazione dopo il passaggio di proprietà? Come funziona e a che cosa fare attenzione? I dettagli sulle alternative citate in tema di passaggio di proprietà.

Trasferimento della stessa polizza dalla vecchia macchina a quella nuova

Ricordiamo che il passaggio di proprietà consiste in quella pratica che consente di trascrivere sui pubblici registri la titolarità di un bene quale il veicolo, che passa da un venditore ad un compratore. In buona sostanza, si tratta di un momento essenziale nell’iter di compravendita di un mezzo usato, perché dà luogo all’atto di trascrizione della titolarità del mezzo, ufficializzandone di fatto il passaggio da un proprietario all’altro.

Ebbene, come accennato sopra, una delle alternative possibili quando si compie il passaggio di proprietà del mezzo è quella di trasferire lo stesso contratto di assicurazione dal vecchio mezzo a quello che si intende acquistare. Ciò però impone che al momento dell’acquisto la macchina anteriore sia contemporaneamente venduta o rottamata. Il motivo è molto semplice: non è possibile assicurare due mezzi diversi con la stessa polizza.

Ricordiamo che ‘polizza’ è la parola utilizzata per individuare il contratto di assicurazione, ovvero quell’atto scritto con cui l’assicuratore, su anteriore riscossione di un premio periodico, si obbliga a rivalere l’assicurato di un danno, laddove si verificasse, per il tramite del pagamento di un capitale o di una rendita. Così stabilisce il Codice Civile quando parla di polizza assicurativa.

L’interessato che voglia spostare la polizza dal mezzo vecchio a quello oggetto di acquisto, dovrà anzitutto contattare la propria compagnia di assicurazioni per formalizzare il passaggio della polizza e dare i documenti richiesti per la pratica, in particolare quello che attesta il passaggio di proprietà del nuovo veicolo e il documento che dimostra l’effettiva vendita o rottamazione di quello vecchio.

La compagnia di assicurazioni a sua volta indicherà le istruzioni da seguire che, di solito, si trovano nel contratto relativo alla polizza Rc auto attiva. Sarà compito dell’assicurazione ricalcolare il premio sulla scorta del valore dell’auto comprata. Ecco perché il guidatore potrebbe avere un rimborso, nella circostanza nella quale la quota da versare da quel momento in poi sia più bassa, oppure potrebbe trovarsi a dover fare un’integrazione rispetto al premio per l’auto anteriore. Invariata invece la durata della polizza, perché la sua scadenza sarà la stessa prevista nel contratto già sottoscritto.

La sottoscrizione di una nuova polizza Rc auto con il passaggio di proprietà

Se ci chiediamo come funziona l’assicurazione dopo il passaggio di proprietà dell’auto, non possiamo non considerare anche il caso dell’accensione di una polizza diversa e del tutto slegata dalla polizza precedente. L’automobilista deve sapere che l’opzione vale sia con la stessa compagnia che con una diversa, in base alle condizioni offerte nei vari casi.

Attenzione però, se si sceglie di cambiare impresa assicurativa, sarà necessario chiedere a quella vecchia il rimborso di quella frazione di premio versato ma non goduto. Per questo, l’interessato dovrà presentare l’atto di vendita o di rottamazione del mezzo posseduto in data anteriore.

All’interno del nuovo contratto di assicurazione l’automobilista conserverà la stessa storia assicurativa maturata fino a quel momento, in base a quanto emerge dall’ultimo attestato di rischio connesso alla vecchia macchina. Tuttavia le norme in materia indicano che il vecchio attestato di rischio può essere usato esclusivamente entro un periodo di 5 anni tra la scadenza del contratto assicurativo anteriore e l’accensione di una nuova polizza. In termini pratici, significa che se per quel lasso di tempo permane inutilizzato, alla sottoscrizione di un nuovo contratto assicurativo sarà assegnata la quattordicesima classe di merito.

Alcune precisazioni finali

Prima della questione polizza, il compratore di un mezzo usato deve valutare con attenzione la macchina che sta per intestarsi e per sottoporre ad assicurazione. Questo perché se nasconde delle problematiche, in futuro la compagnia assicurativa potrebbe non risarcire in caso di incidente. In particolare, deve esservi tra l’altro un titolo di proprietà in capo al venditore: esso infatti gli permetterà di cedere il mezzo e, inoltre, tutti i documenti debbono essere in regola.

Ricordiamo infine che, sul piano squisitamente giuridico, la polizza è sempre un contratto con forma scritta, che è definito obbligatorio, perché prevede obblighi su chi lo contrae e che comporta prestazioni corrispettive, poiché l’assicurato versa il premio alla scadenza pattuita mentre l’assicuratore risarcisce il danno laddove questo si verifichi.


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