BTP e Oro: un 2022 volatile ma indolore, il 2023 sorprende con i nuovi rendimenti

Sono molti i fattori che hanno giocato a sfavore dell’oro e dei BTP nel 2022. All’alba del nuovo anno sembra essere esaurita la forza ribassista rivelando il nuovo corso.

Quotazioni di Oro e BTP sembrano avere sicuramente superato le paure di un’inflazione fuori controllo. Ora che è appena rallentata nella sua corsa a rialzo, l’oro ritrova lo slancio grazie alla debolezza del dollaro e si accresce la speranza anche in Italia.

Oro e BTP
Economiablog

Superate le tensioni per la formazione del nuovo Governo e conclusa l’approvazione della Legge di Bilancio, per i Titoli di Stato il 2023 si apre su un orizzonte di nuovi potenziali rialzi.

Si sono accorti di questo molti gestori sebbene l’oro abbia chiuso sostanzialmente invariato, l’anno è stato tutt’altro che tranquillo. I prezzi del metallo prezioso sono scesi di 450 dollari dai massimi per tornare al punto di partenza. Tra i maggiori acquirenti del metallo giallo la People’s Bank of China che a novembre ha acquistato 32 tonnellate di oro. Dopo il ribasso dell’11,3% il metallo prezioso può tornare ai record dell’inizio del 2022 tornando prepotentemente nel radar degli investitori.

Non sono da meno le quotazioni dei BTP; nonostante molto più inclini all’incertezza considerando la fragilità attuale dell’economia italiana, la riunione della Federal Reserve ha mostrato in anticipo il primo segnale affermativo sulla lotta all’inflazione riducendo l’entità dell’aumento dei tassi di interesse per la seconda riunione consecutiva.

La sfida per Lagarde e per la Bce sarà invece più influenzata dalle dinamiche dei prezzi dell’energia. La Banca aumenta i tassi evitando gli effetti sul calo del Pil pur limitando al contempo l’inflazione. Una politica di compromesso che potrebbe saltare per una nuova crisi energetica.

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In questo contesto una nuova occasione sui Titoli di Stato italiani arriva dalla nuova emissione di BTP short term e di BTP€i 10 Anni

Per i due Titoli la prenotazione da parte del pubblico è calendarizzata entro il 21 febbraio 2023. La presentazione domande in asta entro le ore 11,00 del 22 febbraio e l’asta supplementare entro le ore 15,30 del 23 febbraio 2023.

La prima asta di metà febbraio riguardante i BTP Short Term promette l’accesso a un titolo con scadenza a due anni e una cedola annuale del 3,4%. Con un codice ISIN ancora da attribuire la prima tranche del BTP Short Term 2025 è stato offerto per un importo compreso tra i 3.25 e 3.75 miliardi di euro; il Titolo pagherà la prossima cedola il 28 marzo 2023.

La seconda tipologia di BTP è invece un Titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana con durata decennale. Il BTP€i 10 Anni ha Codice ISIN IT0005482994 e una scadenza prevista al 15 maggio 2023. La 14ª tranche del Titolo offre una cedola annuale garantita dello 0,10% a questo si sommerà l’inflazione italiana calcolata di volta in volta. Il Titolo è quindi in grado oggi di avere un rendimento lordo superiore al 10%. Il BTP€i 2033 è stato offerto per un importo compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro; il Titolo pagherà la prossima cedola il 15 maggio 2023.


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