Attenzione al cane! Come ritrovarlo ed evitare la multa!

Cosa fare se scappa il cane? Qualche consiglio per ritrovarlo il prima possibile e non rischiare sanzioni.

L’ansia e l’agitazione spesso rischiano di portare a comportamenti impulsivi che però non facilitano il ritrovamento dell’animale smarrito e possono anche costare caro al proprietario sul piano pecuniario.

Comprensibilmente  in caso di smarrimento la prima preoccupazione per il proprietario del cane è quella di ritrovarlo.

Ma spesso nel farlo si rischia di non tenere conto, a causa dell’ansia e dell’agitazione, di alcune fondamentali misure di sicurezza. Col rischio di finire a pagare multe salate, oltre a dover risarcire i danni eventualmente provocati dall’animale.

È importante dunque fare attenzione, anche perché le sanzioni sono previste proprio per fari ritrovare il cane smarrito il prima possibile.

Quando si rischia di prendere una mula se il cane scappa

In primo luogo, sul piano legale il proprietario è tenuto a denunciare lo smarrimento del cane. Una denuncia da presentare alle autorità con un atto formale. Spesso i proprietari, a causa dell’agitazione, tendono a omettere questo passaggio. Che tuttavia è indispensabile per ritrovare il cane, oltre che per non incorrere in una multa salata.

Per tutti vale l’esempio di un cittadino di Guidonia, che dopo aver smarrito il suo pastore belga ha chiesto aiuto ai conoscenti anche sui social. Dimenticando però di denunciare lo smarrimento alle forze dell’ordine, una dimenticanza che gli è costata una multa minima di 500 euro.

Inoltre alla muta per l’omessa denuncia si è aggiunta anche la sanzione per la mancanza di microchip identificativo, che parte da 308 euro.

Ecco cosa è meglio fare quando scappa il cane

In generale, oltre all’aspetto legale, quando il cane scappa è meglio seguire alcuni passi per aumentare la possibilità di ritrovarlo (nel caso del pastore belga di Guidonia i carabinieri forestali sono riusciti ugualmente a ritrovare il cane dopo 10 giorni e a risalire al proprietario anche senza il microchip).

Prima cosa da fare è denunciare lo smarrimento alle forze dell’ordine, dunque a carabinieri o polizia. È buona cosa anche denunciare lo smarrimento alla sezione veterinaria dell’Asl di appartenenza (anche se ogni Asl ha dei termini temporali diversi) e allertare l’Ufficio tutela animali del comune, così che si possano gestire al meglio anche possibili segnalazioni da parte dei cittadini del posto.

Come ritrovare il cane il prima possibile

  • Cominciare subito a cercare vicino a dove si è smarrito l’animale, chiamandolo a voce alta per aiutarlo a trovare la strada del ritorno;
  • Domandare ai passanti per chiedere informazioni. Se possibile, organizzare una ricerca di gruppo per massimizzare i tempi e aumentare le possibilità di ritrovamento;
  • Ritornare a casa: nel frattempo il cane potrebbe essere tornato spontaneamente a casa mentre si svolgevano le ricerche;
  • Affiggere dei volantini nel luogo della scomparsa, inserendo al loro interno la descrizione dell’animale e i contatti;
  • Pubblicare un annuncio sui giornali locali e sulle bacheche web appositamente ideate per le segnalazioni di animali scomparsi;
  • Avvisare dello smarrimento le pensioni canine, gli ambulatori veterinari e i canili privati;
  • Ricercare di persona il cane nei canili più vicini.

Che fare dopo il ritrovamento del cane smarrito

Anche dopo aver ritrovato il cane vanno seguiti alcuni passi. In prima battuta vanno informate le autorità e tutti i soggetti interpellati. Successivamente l’animale va portato in un ambulatorio per una visita. Se non è stato registrato all’’Anagrafe canina ed è sprovvisto del microchip, questo è il momento di farlo. Non solo per evitare nuove multe, ma per facilitare il ritrovamento nel caso il cane scappi di nuovo.

Infine può essere utile – anche se non obbligatorio – allegare al collare una targhetta coi contatti del padrone dell’animale, sempre per facilitarne la restituzione. È anche importante accertarsi di eventuali danni causati dal cane quando si era smarrito, perché il proprietario è obbligato a risarcirli anche se fisicamente non era a fianco dell’animale.


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