Trasferirsi in Italia con un incentivo di 28000 euro, è tutto vero

Trasferirsi in alcuni luoghi d’Italia e ricevere un incentivo di 28000 euro: una chance al lavoro che in molti coglierebbero

Smartworking sovvenzionato per trasferirsi in Italia, in alcuni luoghi e Paesi d’Italia, ricevendo 28000 euro, una opportunità di cui tanto si è parlato e a cui in tanti penserebbero: una iniziativa legata a contrastare lo spopolamento.

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Una sfida importante, un’esigenza che si lega ad un fenomeno che riguarda alcuni luoghi d’Italia, e nel dettaglio si tratta dello spopolamento di alcuni splendidi borghi d’Italia. Nel dettaglio si fa riferimento  a meravigliose località il cui trasferimento potrebbe interessare a molti. Restando in Italia per l’appunto, e ricevendo un sovvenzionamento. Così da poter svolgere la propria attività lavorativa in remoto.

Un elemento che ha creato grande attenzione e che potrebbe rappresentare aspetti positivi, anzitutto maggior risonanza sul fatto stesso e dunque maggiore adesione.

Smartworking e anti spopolamento: trasferirsi in Italia

Tanti gli elementi che destano attenzione quando in generale si affrontano temi che si legano all’economia, e in tal senso si pensi ad esempio al Superbonus villette e quoziente familiare: i dettagli circa il calcolo.

Tornando al punto, un eventuale trasferimento in un piccolo borgo andrebbe a comportare chiaramente talune rinunce. Si rinuncerebbe per così dire al movimento e alla centralità urbana, a cominciare dalla movida. Si pensi ai locali del centro storico ad esempio delle metropoli o comunque grandi realtà.

Tuttavia, ciò che si riceverebbe non sarebbe poco e potrebbe trattarsi di elementi che, a seconda dei casi e delle esigenze, potrebbe anche essere preferibile.

Ecco che chi volesse calarsi in una realtà diversa, lontana dal caso cittadino, avrebbe la possibilità di immaginarsi diversamente, a seguito di un potenziale ed eventuale trasferimento. Minor costi, aria più pulita, maggior serenità e rilassatezza. E la bellezza di luoghi distanti dalla città caotica, magari a contatto con la natura. E talvolta, bonus in euro e sgravi di tipo fiscale.

Sardegna e Calabria

Il tema in questione riguarderebbe alcuni comuni della Regione Sardegna, e si legherebbe a chi avesse deciso di diventarne residente, comprando un proprio immobile. Qualche mese fa, c’è chi ha parlato di proposte sino quindici mila euro di agevolazioni, importi non indifferenti.

Ma non è tutto, dal momento che un altro caso riportato da vari magazine, riguarderebbe la Regione Calabria. E in tal caso le cifre sarebbero anche raddoppiate, arrivando a ventotto mila euro di bonus e sgravi.

Sarebbero nel dettaglio agevolazioni e misure importanti, un messaggio che giovani coppie o nuclei familiari interessati potrebbero esser disposte a cogliere. Salutando la vita frenata delle città e calandosi in una vita improntata alla serenità e ad una maggior tranquillità.

Si legge che l’esigenza di contrastare la curva demografica in decrescita, avrebbe portato la Regione Calabria alla proposta di ventotto mila euro in un lasso di tempo massimo di 3 anni. Ciò, nei confronti di coloro che vorrebbero stabilirsi in Paesi con abitanti inferiori a duemila. Alcune condizioni riguarderebbero l’età minore di quarant’anni e l’impegno al trasferimento nell’arco di novanta giorni dall’eventuale richiesta.

In tal senso, secondo quanto riportato da alcuni magazine, tale possibilità riguarderebbe i comuni di Aieta, San Donato di Ninea e Civita. E ancora, Albidona, Caccuri, Santa Severina. Poi sarebbe il caso di Sant’Agata del Bianco, Samo e Bova.

Questi alcuni aspetti generali in merito. Ad ogni modo è opportuno ed è importante informarsi, anche mediante esperti del campo e soggetti competenti ed informati in materia, per saperne di più. Approfondendo se sia possibile, quando e come eventualmente accedere e come funzionerebbe.


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