Tessera sanitaria senza chip, uno svantaggio per i cittadini?

A breve la tessera sanitaria potrebbe arrivare senza chip a causa dell’irreperibilità dei materiali per la creazione del componente elettronico. Cosa comporterà per i cittadini?

Una tessera sanitaria senza chip limiterà l’operatività dei cittadini ma una soluzione al problema c’è e si chiama SPID.

tessera sanitaria senza chip
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La situazione geopolitica internazionale è tesa da ormai nove mesi e le conseguenze sono ben note. La crisi economica avanza, l’inflazione dilaga, i conti correnti si svuotano e la soglia di povertà sta per essere raggiunta da tante, troppe famiglie. L’attesa per la pace tra le nazioni potrebbe durare ancora diversi mesi ma le famiglie italiane hanno bisogno di aiuti fin da subito. In questo contesto di difficoltà generale cominciano a scarseggiare tanti prodotti e materiali. Lo avvertiamo quotidianamente ogni volta che dobbiamo pagare un acquisto. Naturalmente anche le speculazioni fanno il loro gioco ma per certi articoli l’aumento del prezzo è inevitabile. Un esempio lo abbiamo nel pellet, con i sacchi da 15 chili che hanno triplicato il costo, dando vita a numerose truffe. Poi ci sono materiali che mancano e che non permettono, ad esempio, la semplice creazione di un chip da integrare nella tessera sanitaria. Di conseguenza, a breve le tessere cominceranno ad arrivare ai cittadini senza l’importante componente elettronico.

Tessera sanitaria senza chip, le conseguenze

Il chip integrato nella tessera sanitaria consente l’utilizzo della stessa come Carta Nazionale dei Servizi. Parliamo di un metodo di identificazione digitale che permette di accedere a numerosi servizi della Pubblica Amministrazione. Non potendo reperire i materiali semiconduttori a causa del contesto geopolitico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze si trova costretto ad abbattere i costi di emissione delle nuove tessere autorizzando l’assenza del chip.

I cittadini, però, potranno continuare ad utilizzare la vecchia tessera fino alla fine del 2023 anche se scaduta. Sarà necessario, però, estenderne la validità mediante apposita procedura. Occorrerà scaricare un apposito software, possedere i codici PIN e PUK e un lettore di smart card. In questo modo il software riconoscerà la tessera sanitaria scaduta ed estenderà la sua validità. Tale iter sarà molto utile per tanti cittadini che hanno necessità della CNS per accedere a vari servizi della Sanità Pubblica. Parliamo, ad esempio, dei celiaci destinatari di somme per l’acquisto di prodotti specifici in farmacia o nei supermercati.

Esiste una valida alternativa?

I cittadini che utilizzano la tessera sanitaria come credenziale digitale tramite CNS hanno una valida alternativa ossia lo SPID. Al pari della Carta Nazionale dei Servizi, il Sistema pubblico di Identità digitale permette l’accesso ai servizi della PA, al portale dell’INPS, al sito dell’Agenzia delle Entrate e consente di compiere numerose operazioni online – come i pagamenti con Pago in Rete, ad esempio. Attualmente sono state già erogate 32,8 milioni di identità digitali. Presto il numero salirà ulteriormente per la felicità dei provider che rilasciano tali identità previo pagamento. In alcuni casi, però, la richiesta di SPID può avvenire gratuitamente come accade con Poste Italiane.


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