Truffa online, a bruciare non sarà il pellet ma i nostri risparmi

La truffa online del pellet sta continuando a mietere numerose vittime. I risparmi sono in pericolo e tante persone cadono nella trappola telematica.

Gli acquisti online rappresentano due facce di una stessa moneta. Sono utili e vantaggiosi ma possono rivelarsi anche insidiosi e pericolosi.

truffa pellet
truffa pellet (EconomiaBlog)

Lo shopping online è una moda che da qualche anno imperversa nel mondo. Pian piano anche gli italiani si sono avvicinanti a questo nuovo modo di acquisto complice anche la pandemia. In più, spesso sul web si trovano prodotti a costi inferiori rispetto al negozio fisico e quando si tratta di risparmiare ogni contribuente cede alla tentazione. Proprio un prezzo basso, però, potrebbe essere l’esca che i malintenzionati usano per truffare gli utenti. Puntando sull’attrattiva di una spesa inferiore, tentano di attirare clienti/vittime e derubarli del loro denaro. Dopo il pagamento del prodotto, infatti, la fantomatica società venditrice sparirà nel nulla per riapparire con altro nome ma con le stesse brutte intenzioni. I criminali per tendere i tranelli utilizzano articoli richiesti da tanti consumatori. Ecco perché la truffa del pellet sta dilagando sul web, le possibili vittime sono numerose.

Truffa online del pellet, attenzione alla trappola

Numerose segnalazioni stanno arrivando da tutta Italia in merito a diverse truffe online del pellet. Alcune aziende propongono l’acquisto dei piccoli cilindri di legno a costi molto inferiori rispetto agli attuali prezzi di mercato. Il consumatore interessato paga – mediante bonifico principalmente – e attende l’arrivo di un prodotto che non verrà mai spedito perché non esiste.

I soldi spariranno e recuperarli sarà molto difficile. Naturalmente le autorità sono al lavoro per tentare di identificare i malintenzionati prima che possano agire ma non è semplice. Non si tratta di una sola truffa ma di numerosi raggiri che circolano sul web. Ecco perché è fondamentale che gli utenti sappiamo come difendersi dagli attacchi riconoscendo un tentativo di frode.

Riconoscere il raggiro nel mare di offerte

La prima consapevolezza da tenere a mente è che un prezzo troppo basso non è possibile in questo particolare periodo storico. I cilindri di legno stanno diventando sempre meno reperibili dato che il principale esportatore di legna è la Russia. L’offerta, dunque, diminuisce mentre la domanda aumenta dato che tantissime famiglie hanno optato per la stufa a pellet come metodo di riscaldamento alternativo al gas per il prossimo inverno.

In Italia i produttori di pellet sono pochi e la vendita si basa principalmente sull’importazione da Paesi quali la Francia. Purtroppo le nazioni esportatrici devono ridurre la quantità di merce da esportare per tentare di coprire il fabbisogno nazionale. Da qui l’aumento di prezzo dei sacchi di pellet proprio per la difficoltà di reperire il prodotto. Da 3/4 euro di un anno fa si è passati a 10/13 euro e il costo non accenna a diminuire. Trovare dei sacchi in vendita ad un basso prezzo, dunque, è indice di una truffa in atto.

Prima di inviare soldi, poi, è bene prendere informazioni sull’azienda che vende il prodotto. Approfondire recensioni e operatività per capire se la società è reale o fittizia. Capiamo bene che il web a volte è l’unico modo per comprare e risparmiare ma certe volte occorre essere cinici e spendere un po’ di più per evitare di veder bruciare i propri risparmi al posto del pellet.


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