Attenzione alle bollette di luce e gas 😨 così vi rubano i soldi, c’è un modo per difendersi

Se il fornitore di energia sceglie di applicare un ritocco al rialzo alle bollette luce e gas senza informare il consumatore c’è un modo per difendersi? 

Il costo dell’energia sale alle stelle e l’arrivo delle bollette di luce e gas è diventato un momento di vero panico per milioni di italiani, che non sanno più a che santo votarsi.

Bollette pazze
Bollette pazze (Economia blog)

Purtroppo l’aumento sconsiderato e spropositato dei prezzi delle utenze sta portando le famiglie italiane verso la povertà e una parte di “colpa” è certamente a carico dei fornitori. 

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti rilevato che ci sono state moltissime segnalazioni circa aumenti delle bollette incontrollati, dovuti anche a pratiche scorrette messe in atto proprio da chi l’elettricità la vende. Ne sono un esempio quei fornitori che, senza avvisare preventivamente l’utente, applicano un ritocco verso l’alto dei costi energetici. Ma è una pratica legale oppure no? E cosa può fare il consumatore vessato oltre misura? Lo scopriamo in questo articolo. 

Decreto Aiuti-bis e bollette di luce e gas

Proprio per venire incontro alle esigenze dei consumatori in un periodo di forti ristrettezze economiche come quello attuale lo scorso 22 settembre 2022 è entrata in vigore la misura prevista all’art.3 del decreto Aiuti-bis incentrata sulla sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. In parole semplici la legge vieta ai fornitori di applicare modifiche contrattuali unilaterali ai contratti riguardanti il prezzo, anche se sono presenti delle clausole ed il consumatore può recedere dal contratto. 

Tutto questo rimarrà valido almeno fino al 30 aprile 2023. E’ quindi illegale dallo scorso 10 agosto da parte del fornitore di energia elettrica e di gas modificare il prezzo al rialzo se non lo ha fatto in accordo con l’utente. Il consumatore che si vede aumenti improbabili ha dunque tutto il diritto di contestare la bolletta ricevuta. 

Cos’è la modifica unilaterale nei contratti di luce e gas

La modifica unilaterale di un contratto avviene quando una sola delle parti applica dei cambiamenti al contratto stesso. Nel caso dell’energia e del gas il cambio viene effettuato dal fornitore al fine di modificare i prezzi e renderli più costosi. Per la tutela dei consumatori e per regolamentare il rapporto tra le parti esiste nell’ambito di luce e gas un Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali. 

All’interno di questo codice si trovano le modalità e i termini di preavviso necessari al cambiamento unilaterale del contratto (art.13). In ogni caso vista l’attuale sospensione contenuta nel decreto Aiuti-bis le modifiche non possono essere applicate. 

Quando si può contestare la modifica del contratto di luce e gas

Un aumento delle bollette di luce e gas dovuto al cambiamento delle condizioni del contratto di fornitura, avvenuto in maniera unilaterale durante il periodo di sospensione previsto dal decreto Aiuti, è illegittimo e può certamente essere contestato. Addirittura l’utente che si vede proporre una rinegoziazione dei prezzi dal fornitore non è tenuto a dare il consenso: ricordiamo che anche questa è una pratica illegittima, per cui senza il consenso il fornitore non può in alcun modo modificare i costi. 

Il fornitore di luce o gas può proporre però al consumatore di risolvere il contratto e di sottoscriverne un altro, basato su condizioni tutte nuove. Difficilmente l’utente acconsentirà a una proposta simile, visto che si andrà quasi certamente verso prezzi più elevati.  


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