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Categories: Finanza

Modello MUD 2023, gli ultimi chiarimenti arrivano dal Ministero dell’Ambiente: attenzione alla scadenza

Per l’anno 2023 la scadenza del Modello MUD sarà non prima del prossimo luglio, in virtù di quanto recentemente segnalato dal Ministero dell’Ambiente. I dettagli.

Forse non tutti sanno che il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) consiste in una comunicazione che enti ed imprese devono fare ogni anno, nel quale dettagliare la quantità e la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno anteriore.

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Ebbene, per quanto riguarda il Modello MUD 2023, la scadenza sarà a luglio e questo perché il MASE – ovvero il Ministero dell’Ambiente – ha indicato la scadenza del modello MUD 2023 in riferimento all’anno d’imposta 2022. E nessun dubbio a riguardo anche perché sul sito di EcoCamere si trova un significativo aggiornamento sul tema della scadenza del Modello MUD 2023. Vediamo più da vicino.

Modello MUD 2023: da che cosa è formato?

Più nel dettaglio, il MUD rappresenta il Modello Unico per denunciare i rifiuti prodotti e/o gestiti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dai Comuni e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nel corso dell’anno anteriore. In particolare l’art. 6 comma 1 del D.L. 135/2018 ha eliminato il SISTRI (Sistema di controllo per la tracciabilità dei rifiuti) dal primo gennaio 2019 e perciò da questa data i soggetti tenuti al rispetto dell’obbligo assicurano la tracciabilità dei rifiuti sulla scorta di quanto previsto dal d. lgs. 152/2006 n.152 – recante norme in materia ambientale.

Il MUD è formato da 6 distinte Comunicazioni in tema di:

  • Rifiuti;
  • Veicoli Fuori Uso;
  • Imballaggi;
  • Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
  • Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
  • Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).

I soggetti interessati alla presentazione del MUD devono controllare a quale tipo di Comunicazione MUD sono obbligati. Le regole in materia ci indicano altresì che il modello è da presentarsi in relazione a ogni unità locale dell’impresa. Per quanto riguarda la scadenza del MUD, invece, essa è variabile in base all’anno e di seguito spiegheremo perché.

Scadenza modello MUD 2023 a luglio: il perché

Come abbiamo detto, il termine di scadenza del MUD non è sempre uguale. L’anno scorso ad esempio fu a maggio. Quest’anno invece la scadenza del MUD 2023 è prevista a luglio e il motivo della variazione è il seguente: ai sensi dell’art.6 comma 2-bis della legge 25 gennaio 1994 n. 70, il termine per la presentazione è disposto in 120 giorni a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del collegato DPCM.

Coerentemente con quanto abbiamo appena ricordato, sul sito di EcoCamere è apparso da poco tempo un avviso con il quale si rende noto che il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale dispone l’aggiornamento della modulistica per il Modello Unico di Dichiarazione ambientale, sta per essere pubblicato in GU.

Non a caso la Presidenza del Consiglio ha comunicato alcuni giorni fa al MASE che il decreto è stato inviato per la pubblicazione in GU, la quale potrà dunque compiersi entro il 10 marzo prossimo. Da quella data gli obblighi per la presentazione del nuovo MUD saranno indicati nel termine di 120 giorni. In ogni caso il termine non sarà successivo al 10 luglio.

Confermate le modalità di presentazione del MUD

Quest’anno il modello MUD, rispetto a quanto successo l’anno scorso, avrà dunque scadenza spostata nella seconda metà del 2023. Ma resteranno invariate le modalità di presentazione. Esse varieranno in base alla specifica comunicazione da fare, che sarà comunque sempre via web.

Non dimentichiamo inoltre che la presentazione, per la quale dovranno essere pagati i diritti di segreteria (spesa comunque nell’ordine di pochi euro), è rivolta alla Camera di Commercio competente, nella quale si trova l’unità locale dell’azienda interessata dalla comunicazione in oggetto.

In particolare la competenza è individuata sulla scorta dell’ubicazione dell’unità locale nella quale il rifiuto è prodotto dal punto di vista materiale, avviato al recupero o smaltito. Mentre per ciò che attiene all’attività di trasporto rifiuti e di intermediazione o commercio senza detenzione degli stessi, il modello MUD deve essere presentato alla Camera di Commercio della provincia di sede legale dell’azienda.

Infine per la notizia del decreto prossimo alla pubblicazione e ulteriori dettagli, rinviamo alla pagina ad hoc del sito web di Ecocamere.


    Claudio Garau

    Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile.Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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