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Economia

Invalidità civile: cambia tutto, istanza rapida con iter semplificato anche per i CAF

Le indennità di frequenza per l’invalidità dei minorenni riceve una semplificazione. I patronati potranno gestire le pratiche in modo rapido.

Obiettivo semplificazione, anche per i minori. Il sistema di presentazione dell’istanza per il riconoscimento dell’invalidità civile beneficia ora di una serie di accorgimenti volti a favorire tanto i cittadini quanto gli enti che predispongono formalmente le richieste.

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Il riferimento è ai Caf e ai patronati che si occupano di espletare le procedure necessarie ai richiedenti affinché l’Inps riconosca una percentuale di invalidità sulla base delle informazioni fornite e delle verifiche di conferma da parte dell’ente stesso. L’inoltro della pratica, chiaramente, beneficerà delle apposite piattaforme online e riguarderà anche la procedura di liquidazione delle indennità di frequenza a favore degli invalidi non ancora maggiorenni. A renderlo noto è l’Inps stesso, nel messaggio 892/2023, nel quale dà conto delle novità a disposizione dei contribuenti presso il portale web istituzionale. Il servizio, per la verità, fa riferimento soprattutto ai Patronati e alle altre associazioni rappresentative delle persone con disabilità. Per tali enti, sarà dunque possibile agire in via prioritaria e totalmente da remoto.

Un ulteriore tassello nelle pratiche di ottimizzazione delle relazioni dirette tra cittadino e Pubblica amministrazione, in questo caso con enti previdenziali incaricati di garantire la corresponsione di un’indennità essenziale come quella relativa all’invalidità civile. Parallelamente all’istanza, il cittadino (via Patronato) potrà richiedere contestualmente il pagamento dell’indennità di frequenza, assicurando l’anticipo dei dati amministrativi necessari riferiti al minore. Si va dall’Iban per l’accredito alle certificazioni di frequenza scolastica. In sostanza, anche ai minori sarà garantita la stessa semplificazione procedurale riservata ai soggetti maggiorenni, ossia di età compresa fra i 18 e i 67 anni, secondo quanto previsto dalle normative inerenti all’invalidità civile.

Invalidità civile, procedure più snelle: cosa cambia (soprattutto) per i minori

Il portale Inps sarà quello di riferimento per l’inoltro delle istanze. Nello specifico, il Caf o il Patronato dovrà accedere nell’area tematica “Accesso ai servizi per patronati”. In questo senso, la procedura non sarà differente da quella ordinaria. Per quanto riguarda le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, abilitate dall’Inps all’uso del canale telematico, continueranno a effettuare l’accesso tramite il servizio online. Per questo, sarà necessaria l’identificazione tramite identità digitale. Entrambi i genitori del minore dovranno essere a conoscenza dell’inoltro della domanda. Durante l’iter procedurale andrà selezionato il campo apposito. Questo perché, in fase di verifica, il genitore non dichiarante riceverà una notifica via raccomandata o Pec di ogni comunicazione relativa all’avvio del procedimento di accertamento sanitario. Anche per i minori, infatti, restano valide le consuete normative di controllo da parte di una apposita commissione.

Per quel che riguarda il genitore dichiarante, invece, sarà sua facoltà procedere alla verifica dell’iter della richiesta presso il sito dell’Inps, una volta ottenuta delega per le proprie credenziali. Nella propria area riservata, saranno presenti anche i dettagli relativi alla procedura aperta per il figlio. Nel caso in cui fosse scelta l’opzione del pagamento in contanti presso lo sportello, il secondo genitore dovrà fornire il proprio consenso esplicito alla riscossione da parte del genitore dichiarante. L’autorizzazione potrà essere concessa tramite il servizio “Invalidità civile – Domanda (Cittadino)”. Va ricordato che, al pari dei maggiorenni, anche per i soggetti minori saranno valide le condizioni specifiche previste per il riconoscimento dell’indennità. Nella fattispecie, l’indicazione di handicap grave o non, piuttosto che le agevolazioni commisurate al proprio status. Inoltre, resta la distinzione circa il trattamento riservato: per chi ha meno di 18 anni è prevista un’indennità mensile di assistenza. Per gli over 67, invece, scatterà la misura dell’assegno sociale.


    Damiano Mattana

    Laureato in Lettere, giornalista e web content writer. Ha condotto inchieste su temi di attualità e sociale. Scrive di economia, politica, esteri e Vaticano.

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