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Economia

Modello 730, ecco perché conviene quello precompilato

Un compendio di informazioni che fa risparmiare tempo e costi. Come funziona il Modello 730 precompilato.

Il Modello 730 rappresenta lo strumento principe per la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti ordinari. Nel quadro rientrano sia i lavoratori dipendenti che i pensionati.

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Il fine, è la comunicazione della propria situazione reddituale al Fisco, con rifermento all’anno d’imposta immediatamente precedente a quello in cui la dichiarazione viene presentata. Tale strumento, contestualmente, permette la determinazione del piano di tassazione, in base al quale il contribuente dovrà versare le imposte dovute. L’Agenzia delle Entrate, allo scopo di facilitare le procedure dichiarative sia dei dipendenti che dei pensionati, ha messo a disposizione il cosiddetto Modello 730 precompilato, variante semplificata che consente un affrancamento dagli obblighi di calcolo e, soprattutto, l’ottenimento degli eventuali rimborsi previsti direttamente in busta paga. O, nel caso dei pensionati, nella propria rata del trattamento previsto. Il tutto a partire dal mese di luglio (dipendenti) e agosto/settembre (pensionati). Inoltre, in caso di versamenti previsti, non saranno richiesti esborsi paralleli ma le cifre saranno trattenute direttamente dalla retribuzione, sempre nelle medesime mensilità.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che il Modello 730 precompilato sarà disponibile a partire dal 30 aprile per entrambe le categorie alle quali è destinato. Il file potrà essere reperito nell’area dedicata del sito internet dell’ente. Accedendo con i propri dati personali, il 730 sarà di fatto già comprensivo di alcune delle informazioni indispensabili per la dichiarazione dei propri redditi. In primis, quelli contenuti nella Certificazione Unica inviata all’Agenzia delle Entrate dai sostituti  di imposta. In questo modo, dati relativi ai familiari a carico, piuttosto che alla ritenute Irpef, ai redditi di lavoro dipendente o pensione, trattenute addizionali ed eventuali crediti, figureranno già all’interno del Modello. Stesso discorso per gli oneri deducibili o detraibili, oltre che i rimborsi relativi alle spese sanitarie, mutui e premi assicurativi.

Modello 730 precompilato, informazioni utili: come reperirlo e come inviarlo

Il 730 precompilato rappresenta quindi uno strumento di facilitazione decisamente interessante. Se non altro per la possibilità di ritrovarsi, potenzialmente, con un dichiarativo già integrato di tutte le componenti obbligatorie. Nell’ultimo anno, infatti, il rafforzamento dei sistemi di controllo fiscale ha fatto sì che, combinando le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti e i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, il profilo dei cassetti fiscali fosse ben definito per quasi ogni contribuente. Basti pensare che il Modello 730 precompilato potrebbe includere alcune informazioni già contenute nella dichiarazione dell’anno precedente, chiaramente fra quelle meno soggetti a variazione, come i dati relativi ai terreni e ai fabbricati. O, naturalmente, agli oneri che generano un diritto a detrazione ripartita in rate costanti. Altri dati possono derivare dall’Anagrafe tributaria, altro strumento fortemente rafforzato. In questo senso, saranno presenti nel dichiarativo precompilato le informazioni relative al contribuente contenute nelle banche dati immobiliari, oltre che pagamenti e compensazioni tramite F24.

Accesso al cassetto fiscale

L’Agenzia delle Entrate ha fissato, come detto, al 30 aprile 2023 la data per l’ottenimento del proprio Modello 730, predisponendo una sezione apposita del proprio sito. Il possesso di un’identità digitale, Spid, Cie o Cns, sarà necessaria per l’accesso al proprio cassetto fiscale. E, di conseguenza, per ottenere il 730 comprensivo delle informazioni necessarie. Con disposizione del Dl n. 76/2020, e con decorrenza dall’1 ottobre 2021, l’Agenzia delle Entrate non procederà più al rilascio delle credenziali proprietarie, tranne per alcune particolari circostanze. Per questo, disporre di uno Spid o degli altri sistemi di identificazione risulterà indispensabile. Una volta effettuato l’accesso, nella sezione del portale dedicata al Modello 730 saranno presenti le voci relative alle varie modalità di compilazione, inclusa quella precompilata. Assieme a questo, un prospetto indicante la sintesi dei redditi e delle spese presenti.

I dati esclusi

Qualora le informazioni in possesso dell’ente non fossero sufficienti o incomplete, non saranno inserite direttamente nel dichiarativo ma nel suddetto prospetto. In tal modo, il contribuente potrà procedere alla verifica prima di indicarle nel proprio 730. Di default, non figurano nel Modello gli interessi passivi comunicati dalla banca, qualora l’ammontare fosse superiore a quelli indicati nel dichiarativo dell’anno precedente. Escluso anche l’esito della liquidazione, il cui rimborso sarà erogato dal sostituto di imposta, così come le somme trattenute direttamente in busta paga. Inoltre, la liquidazione non sarà disponibile nemmeno in caso mancasse un elemento identificativo chiave, quale ad esempio la destinazione d’uso di un immobile. La deadline per la presentazione del 730 è fissata al 30 settembre 2023, direttamente all’Agenzia delle Entrate, al Caf o al proprio sostituto d’imposta.


    Damiano Mattana

    Laureato in Lettere, giornalista e web content writer. Ha condotto inchieste su temi di attualità e sociale. Scrive di economia, politica, esteri e Vaticano.

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