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Finanza

Titoli di Stato (BOT e BTP) con un rischio calcolato: gli elementi da considerare

Due sono i riferimenti per gli investitori sui Titoli di Stato da tenere in considerazione osservando gli eventi in grado di impattare in modo notevole sulla volatilità dei rendimenti.

Non si tratta di variabili macroeconomiche ma piuttosto di elementi politici collegati direttamente alla tenuta dei debiti sovrani.

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Due sono gli elementi più importanti in grado di cambiare le tendenze sul mercato delle obbligazioni sovrane. Il primo di questi è il debito record raggiunto dall’amministrazione Biden.

Dal 1960 il congresso americano si è mosso per aumentare il tetto del debito in 78 occasioni. Le potenziali conseguenze di una mancata modifica del limite sancito per legge sono disastrose. Per questo non alzare il tetto del debito non è un’opzione che può essere presa in considerazione; tuttavia, il processo richiede di raggiungere un accordo che fa nel frattempo vacillare il mercato dei Titoli di Stato.

Non solo negli Stati Uniti ma anche nell’Ue la vicenda porterebbe conseguenze notevoli; un default tecnico per impossibilità di ulteriore indebitamento della prima economia globale. Si tratta di una convenzione o c’è qualcosa di sostanziale?

Quest’anno il dibattito sul tetto del debito USA può essere particolarmente conflittuale e portare implicazioni per gli investitori

Come nel 2011, ci troviamo in una situazione di stallo. Il potere legislativo è bilanciato date le diverse maggioranze nelle camere. I repubblicani controllano la Camera dei Rappresentanti sono stati espliciti sull’evitare di alzare il limite massimo di indebitamento per completare gli obiettivi di taglio della spesa e riduzione del debito nazionale. I democratici, invece hanno detto che non intendono trattare sulle decisioni di spesa già state già approvate dal Congresso.

Questi due fattori possono intensificare le lotte politiche e portare i negoziati sul filo del rasoio. Gli investitori sono abituati a una decisione che arriva comunque sempre medesima, il tetto del debito viene alzato per evitare grazi implicazioni economiche e di fiducia dei mercati.

Per questo i mercati trascura al momento la situazione di stallo del Congresso ed è per questo che se la vicenda arrivasse ad attirare la loro attenzione spingerebbe la volatilità sui Titoli più esposti: Titoli di Stato e Azionario.

Mentre il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha stimato che il Tesoro potrebbe esaurire la liquidità già a giugno, ci si domanda se gli Stati Uniti proseguiranno nella loro corsa fino all’esaurimento del denaro per pagare i propri obblighi. Tra i primi effetti delle discussioni troppo prolungato il declassamento del rating dei Titoli sovrani degli Stati Uniti o un mancato pagamento del debito governativo. Molti asset a livello globale sono prezzati a partire dai Treasury USA, le turbolenze che ne deriverebbero si ripercuoterebbero sui mercati internazionali.

L’Italia tenterà la strada verso una radicale modifica della costituzione? Gli investitori sui Titoli di Stato osservano l’evoluzione delle posizioni del Governo

In un arco di tempo un po’ più lungo con effetti non meno gravi per l’economia europea, ci sono le scelte dei leader conservatori in Europa.

Recentemente Meloni ha condannato la scelta del presidente francese Macron di invitare il presidente ucraino all’Eliseo, richiamando l’attenzione sulla necessità di non creare un’Europa di serie A e una di serie B. Il centrodestra potrebbe rivelare il suo volto più critico e nazionalista, dopo aver mantenuto un basso profilo sulle tematiche più controverse durante la campagna elettorale e l’insediamento del Governo.

A una settimana dalle Regionali, i fari dei partiti sono puntati soprattutto sul voto in Lazio e Lombardia, con il centrodestra convinto di replicare la vittoria delle politiche. Fratelli d’Italia ritiene che si allargherà non solo la forbice dei consensi tra le coalizioni in Parlamento ma anche all’interno del centrodestra.

Il 2023 sarà l’anno delle riforme per l’Italia; l’Ue è a rischio frammentazione politica e ciò può essere sfruttato in modi più o meno costruttivi. Ogni Paese e soprattutto l’Italia può cercare di riottenere il merito della sua posizione strategica rispondendo alle offensive delle forze di opposizione anche in Ue. Tra le volontà emergenti e più controverse quella di portare la forma di governo verso il presidenzialismo.


    Andrea Carta

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