È possibile utilizzare i crediti edilizi per pagare le rate della rottamazione-quater?
È lecito chiedersi se le imposte a credito dovuto al superbonus, bonus ristrutturazione o ecobonus siano utilizzabili per saldare le imposte dovute al fisco, usufruendo della rottamazione delle cartelle esattoriali.
I crediti edilizi possono essere utilizzati per pagare imposte e contributi previdenziali dovuti allo Stato. Vediamo cosa dicono le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate.
Secondo l’Agenzia delle entrate in merito è possibile arrivare a chiudere i conti sulle cartelle non pagate con lo sconto di sanzioni e interessi affidati alla riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022. La Sanatoria che oltre a tasse e contributi non pagati potrà riguardare anche le multe stradali prevede modalità di cui sono note per ora solo quelle telematiche, accessibili dal sito agenziaentrateriscossione.gov.it.
Basterà collegarsi con il sito nella sezione dedicata alla «Definizione agevolata» dall’area pubblica, senza la necessità di credenziali di accesso. A questo punto si procede alla domanda inserendo i numeri identificativi di cartelle/avvisi che si intende pagare, con un agevolazione fino a 18 rate.
In questo modo è possibile chiudere i debiti in oggetto comprese le spese di rimborso per le procedure esecutive; le spese di notifica della cartella di pagamento; gli interessi di dilazione al 2% etc.
Fatta la dovuta premessa la domanda aperta concerne la possibilità di pagare le somme dovute tramite i crediti edilizi. Fino a ora rime sicuramente vero poter pagare con i crediti edilizi, le imposte e contributi previdenziali, quelle sui redditi nonché Iva e Irap.
Detto ciò, la norma sulla rottamazione-quater in merito alle modalità di pagamento delle somme dovute, specifica che; secondo quanto previsto dalla Legge di bilancio 2023 il pagamento può essere effettuato in due modi: con domiciliazione sul conto corrente indicato dal debitore; oppure tramite moduli di pagamento precompilati, che possono essere richiesti presso gli sportelli all’agente di riscossione.
Per questo al momento non sembra ammessa la compensazione in F24 con cui sono disponibili i pagamenti dei debiti sulle imposte di varia natura sopra citate. Tuttavia, considerato il blocco alla cessione dei crediti edilizi, non è escluso che l’Agenzia delle Entrate si apra prossimamente a questa possibilità. Al momento infatti nessuna norma esclude espressamente tale possibilità.
La compensazione dei crediti d’imposta con le cartelle, al di là della sanatoria, avviene normalmente tramite il modello “F24 accise con codice tributo RUOL”. Ciò può essere presentato attraverso i canali telematici sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite un intermediario abilitato.
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